AltrodiBlogger Erranti,25 Maggio 2011
Roberto Benigni racconta “The Tree of Life”
Universale, eterno, assoluto sono gli aggettivi più timidi che vengono in mente per descrivere il cinema-vita di Terrence Malick, dai fili d’erba ai capelli rossi dell’eterea Jessica Chastain, la grazia è ovunque. Abbiamo ancora tutta la luce della visione negli occhi, non possiamo dirvi altro se non: andate al cinema a vedere questo film. Ora. Se non vi fidate abbastanza di noi, anche troppo cialtroni, leggete l’intervista di Roberto Benigni rilasciata a quella cosa chiamata TG1 a favore di “The Tree of life”:
Dopo aver visto un film così si cambia: si diventa tutti più belli. E’ proprio come trovarsi di fronte alla grandezza e farne parte. E’ come…io l’ho visto adesso e non vedo l’ora di andarlo a rivedere, voglio farla veloce questa intervista…è anche una sonata; è trovarsi dentro a una sinfonia eterna: il quotidiano e l’eternità, la bellezza e il cinema.
Guarda, è come se Michelangelo avesse finito ora la Cappella Sistina, ma fatta ora, e ti dicesse, “Vuoi venire a vederla?”…quanto vuoi? Apre e tu ti trovi davanti alla grandezza del mondo, alla tua storia personale: da un cucchiaio alla nascita dei pianeti, a cos’è il mondo, a cos’è questa intervista, alla bellezza…tu non ti devi muovere, dentro la cappella sistina tutto si muove e tu ne fai parte.
Io sono rimasto…non trovo la parola, la devo coniare…non vedo l’ora di andarlo a rivedere…questo film è di una grandezza…fa bene, non solo ti fa sentire bene, ma fa bene anche fisicamente: io sono uscito, ero bruttino, guardate la bellezza: Faccio parte di quella bellezza! E questa è una cosa in cui non si ha proprio paura a dire…andate a vedere questo film “The Tree of life”, regia di Michelangelo Buonarroti. Grazie Michelangelo!
Grazie Roberto!
Fonte: TG1 online
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spero che il tuo fosse un fallito tentativo di parafrasare la citazione “Tutti i libri del mondo non valgono un caffè con un amico”. Comunque è fallito.
Tra l’altro la storia del costume insegna che la serata perfetta sia pizza+cinema, perché escludere una delle due?
forse non sai che per molti basta il commento “senza senso alcuno” per andare a vederlo. per me basterebbe.
Adoro Benigni..ma sinceramente, in questa intervista pecca di eccessivo intellettualismo, anzi pseudo intellettualismo..il film Tree of life, è un film lentissimo, monotono, senza senso alcuno, il più brutto mai visto nella mia vita. Consiglio a tutti, ma veramente tutti, di non spenderci i soldi del biglietto, scegliete qualunque altro film! Se proprio fanno solo quello in programmazione..andatevene in pizzeria e mangiatevi una pizza tra amici, ne trarrete più benificio e gioia per la vostra vita.
“Piango alla corta pantomima sublime di compassione tra due dinosauri di specie diversa, apice di emozione filmica” scrive enrico ghezzi nel suo ultimo Detour.
Solo uno degli infiniti frammenti di vita e grazia in The Tree of Life Terrence Malick, il film-miracolo su cui lo sguardo si arrampica e poi si posa per contemplare il tutto a bocca aperta, “basta stare attenti” scrive Francesco Piccolo