Godzilla: la recensione
A sessant’anni esatti dalla sua prima apparizione nel classico Gojira di Ishirō Honda, Godzilla torna sullo schermo in un reboot diretto dal britannico Gareth Edwards che, facendo piazza pulita degli innumerevoli sequel (più o meno riusciti) di produzione nipponica e del baracconesco remake hollywoodiano del 1998 diretto da Roland Emmerich, si ricollega direttamente al prototipo […]
Maleficent: la recensione
Al contrario di come lo dipingono le favole, il male non è mai una cosa semplice, monocromatica, piatta. I cattivi ci piacciono perché sono personaggi complessi e multi sfaccettati. Se ne è accorta anche la Disney che propone con Maleficent la vera storia della Bella Addormentata con una Malefica che ha il volto magnetico di […]
La stirpe del male: la recensione
L’horror in presa diretta continua a registrare proseliti. Le videoregistrazioni ritrovate (found footage) segnano anche La stirpe del male di Matt Belinelli-Olpin e Tyler Gillett, ma il tempo in cui la scelta artistica – spesso abbracciata per parchi mezzi di produzione – era davvero l’ultimo ritrovato del brivido, sembra essere ai titoli di coda, almeno […]
The Amazing Spider-Man 2: la recensione
A due anni dal non esaltante The Amazing Spider-Man, la Sony rilancia la saga del tessiragnatele Marvel con The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro, affidandosi ancora al team artistico composto da Marc Webb (regista) e Andrew Garfield e Emma Stone (protagonisti). Anche in questo caso, il film non è fedele alla storia […]
Nymphomaniac – Volume 2: la recensione
«Hey Joe», canta Charlotte Gainsbourg sui titoli di coda di Nymphomaniac – Vol. 2 di Lars Von Trier. Con queste note si chiude in bellezza l’epopea dell’eroina Joe, ninfomane e fiera di esserlo, figura antieroica degna di Jimi Hendrix. Il secondo capitolo ce la presenta al raggiungimento della maturità: Stacey Martin (che interpreta Joe da […]
Grand Budapest Hotel: la recensione
Grand Budapest Hotel è poesia della comicità. Vincitore del Gran Premio della Giuria alla 64^ Berlinale, l’ultimo film di Wes Anderson conferma la caratura dell’autore de I Tenenbaum, capace di incantare anche con un film più, in un certo senso, “fine a sé stesso” rispetto ad altre sue grandi opere passate, altrettanto divertenti ma anche […]