Dark Skies – Oscure presenze: la recensione
DARK SKIES – OSCURE PRESENZE DI SCOTT STEWART, LA RECENSIONE. Dappertutto c’è crisi, al punto che la famiglia Barrett ha disabilitato il sistema d’allarme per far quadrare i conti. Con pessimo tempismo: perché misteriose presenze turbano una quiete familiare in fragile equilibrio, col padre Daniel (Josh Hamilton) appena licenziato e la madre Lucy (Keri Russell) […]
Il quinto potere: la recensione
Una rivoluzione mediatica consegnata nel bene e nel male alla Storia. Il sogno di due hacker, destinato a evolversi in qualcos’altro negli anni. Eppure, Il quinto potere non è un film per smanettoni del computer, nonostante le fiere d’elettronica, i portatili e svariati server accatastati. Degne di nota, in un procedere registico ordinario, sono le […]
Cinema Errante ricorda Lou Scheimer
“Per il potere di Grayskull… La grande forza è con me!” gridava il principe Adam, trasformandosi in He-Man, ma quel potere non è bastato per salvare il suo creatore. Lou Scheimer, produttore di numerosi cartoni animati di culto, è morto lo scorso 17 ottobre a 84 anni, ucciso dal morbo di Parkinson. Nato a Pittsburgh […]
Cinema Errante ricorda Carlo Lizzani
Ogni volta che un regista si toglie la vita – e negli ultimi tempi purtroppo anche Mario Monicelli e Tony Scott ci hanno salutati con un salto nel vuoto – ci vengono in mente un’immagine atroce e un urlo: il finale di Il grido (1957) di Michelangelo Antonioni, in cui il protagonista Aldo si lancia […]
Oltre i confini del male – Insidious 2: la recensione
Dopo il successo de L’evocazione – The Conjuring di James Wan, qualcuno si era preoccupato di sdoganare prontamente un horror dello stesso regista che in realtà, ai più attenti misuratori di pelle d’oca, era già apparso ben confezionato all’epoca: Insidious. Sarà più difficile, con Oltre i confini del male – Insidious 2, mantenere così caldo […]
Anni felici: la recensione
Inizialmente, il film di Daniele Luchetti avrebbe dovuto intitolarsi Storia mitologica della mia famiglia, titolo che avrebbe messo immediatamente in luce il carattere autobiografico alla base dell’opera, anche di quei fatti inventati, ma comunque simbolo di sensazioni e problematiche reali. Luchetti rappresenta uno spaccato della sua famiglia durante l’estate 1974: il padre Guido (Kim Rossi […]