AltrodiDavide Vivaldi,31 Ottobre 2012
A ciascuno il suo film – Serial killers
Siete pronti a trascorrere una notte di Halloween in compagnia di ospiti speciali? Dopo quasi un anno di ibernazione, ritorna A ciascuno il suo film, con un carnet di ballo per le vostre serate cinefile tutto dedicato ai serial killer di celluloide. Una comitiva di mostri – mascherati e non – è pronta a bussare alla vostra porta e a domandarvi: dolcetto o scherzetto? Ma attenti a come rispondete, potrebbero essere le vostre ultime parole!
Norman Bates
Prima apparizione: Psycho (1960) di Alfred Hitchcock
Il fratello maggiore di tutti gli assassini seriali del cinema. Portato sullo schermo dal maestro inglese del brivido con il volto emaciato di Anthony Perkins, Norman è un ragazzo timido, molto attaccato a sua madre, al punto di ucciderla per gelosia e assumerne la personalità lui stesso, abiti e parrucca compresi. Guai a chi prenota una notte al motel di famiglia, specie se si tratta di ragazze carine con l’abitudine di farsi la doccia!
Consigliato ai mammoni.
Leatherface
Prima apparizione: Non aprite quella porta (1974) di Tobe Hooper
Bubba Sawyer, alias Leatherface, è un giovanotto corpulento e ritardato, con lo strano vezzo di coprirsi il volto – orrendamente sfigurato – indossando una maschera fatta con la pelle delle sue vittime. Non è cattivo, ma è costretto a uccidere dal fratello maggiore Drayton per mandare avanti le tradizioni della sua famiglia, dedita al cannibalismo. Suo strumento di lavoro preferito è la sega elettrica.
Consigliato ai vegetariani, perché restino tali.
Michael Myers
Prima apparizione: Halloween – La notte delle streghe (1978) di John Carpenter
Dotato di forza e resistenza sovrumane, Michael è più di un assassino, è la personificazione stessa del Male secondo John Carpenter: feroce, silenzioso, implacabile e imbattibile. La sua vocazione di uccidere, con indosso una maschera bianca, si manifestò per la prima volta durante l’infanzia, e da allora la sua presenza è divenuta sinonimo di morte e terrore.
Consigliato agli esistenzialisti.
Jason Voorhees
Prima apparizione: Venerdì 13 (1980) di Sean S. Cunningham
È un mix anni Ottanta di Leatherface e Michael Myers: dotato come quest’ultimo di forza e resistenza sovrumane, non spicca certo per intelligenza, al pari del primo. Un tempo era un ragazzino timido, lasciato annegare in un lago dai suoi compagni. Tornato dalla morte trasformato in un energumeno gigantesco, semina il terrore armato di machete, con indosso una maschera da hockey.
Consigliato a chi ha avuto problemi di bullismo e ha voglia di prendersi una rivincita.
Freddy Krueger
Prima apparizione: Nightmare – Dal profondo della notte (1984) di Wes Craven
Freddy era un bidello pedofilo, bruciato vivo dai genitori delle sue vittime. Acquisita la capacità di materializzarsi nei sogni altrui, se ne va in giro la notte a uccidere attraverso di essi, utilizzando come arma preferita un guanto artigliato. A differenza dei suoi colleghi, è molto loquace, snocciola battute macabre e non indossa maschere, mostrando in giro il volto bruciacchiato.
Consigliato a chi soffre di insonnia, almeno è salvo.
Pinhead
Prima apparizione: Hellraiser – Non ci sono limiti (1987) di Clive Barker
Il capitano Elliot Spencer, alias Pinhead, è il più intellettuale degli assassini di celluloide. Veterano della Prima Guerra Mondiale, dedito alla ricerca del piacere assoluto, divenne il capo della setta dei Cenobiti, demoni sadomaso dalle sembianze grottesche. Virtualmente onnipotente, dimostra di possedere un senso dell’umorismo molto più raffinato rispetto a Freddy Krueger.
Consigliato agli amanti del black humour britannico.
Chucky
Prima apparizione: La bambola assassina (1988) di Tom Holland
Charles Lee Ray, Chucky per gli amici, era un serial killer che, in punto di morte, trasferì la sua anima, attraverso un rito voodoo, in un grazioso bambolotto. Continua a uccidere, utilizzando il nuovo corpo, e si trova anche una compagna, che in forma umana aveva le sembianze di Jennifer Tilly.
Consigliato a chi pensa che le dimensioni non contino.
Ghostface
Prima apparizione: Scream (1996) di Wes Craven
Della serie di Scream abbiamo già parlato qui. Cos’altro si può aggiungere sul serial killer più famoso degli anni Novanta? Che dietro al costume di Ghostface – cappa nera alla Sith e maschera bianca ispirata a L’urlo di Munch – si nascondono sempre persone diverse, più di una per film oltretutto, ma egualmente determinate nell’uccidere a casaccio adolescenti urlanti e ragazzotti cinefili.
Consigliato a chi almeno una volta, da adolescente, ha odiato Dawson Leery o Jen Lindley.
Captain Spaulding
Prima apparizione: La casa dei 1000 corpi (2003) di Rob Zombie
Everybody loves cowboys and clowns, recitava una canzone country di Ronnie Milsap. Ma nel caso del grasso pagliaccio Captain Spaulding, che scorrazza per il West con i degni compari Otis e Baby Firefly, lasciandosi dietro una scia di cadaveri, il discorso non vale più. Lo splatter secondo il metallaro prestato al cinema Rob Zombie, grande caratterizzazione grottesca del pelatone Sid Haig.
Consigliato agli amanti del southern rock à la Lynyrd Skynyrd.
Jigsaw
Prima apparizione: Saw – L’enigmista (2004) di James Wan
È il più geniale fra tutti i serial killer. Jigsaw l’enigmista, al secolo John Kramer, ingegnere minato da un tumore al cervello, ha un suo codice d’onore: se la prende soltanto con coloro che, a suo avviso, sprecano la loro vita, e non uccide personalmente, ma preferisce preparare loro delle trappole, porli davanti a delle scelte difficili. Si rivolge alle sue vittime attraverso il pupazzo da ventriloquo Billy.
Consigliato a chi sta facendo terapia di rehab, potrebbe accelerarla.
In realtà, l’elenco non finisce qui. Ci sono tanti altri psicopatici in lista d’attesa per il vostro Halloween – dal cannibale figlio della bomba Pluto de Le colline hanno gli occhi (interpretato dal vero freak Michael Berryman) al becchino spilungone Tall Man di Phantasm (gustosa caratterizzazione del compositore Angus Scrimm), dallo sbirro zombi di Maniac Cop (in questo caso, più che mai ACAB) allo schiavo nero non-morto Candyman (un Django ancora più unchained), fino alla capellona ragazza-demone nipponica Sadako Yamamura di The Ring – ma non c’era abbastanza spazio per ricordarli tutti. Quindi, indossate anche voi una maschera e… sotto a chi tocca, che il freak-show abbia inizio!
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