Breaking Bad 5×06: la recensione
C’era una volta Breaking Bad, storia di un professore a cui bastavano 737.000 dollari per garantire un futuro alla sua famiglia. Lontano anni luce da quell’uomo in mutandoni, Bayout è il coming out definitivo di Heisenberg – I’m in the empire Business. Ma andiamo con ordine.
Si parte con un’operazione ricorrente in Breaking Bad, l’occultamento chimico di un cadavere. Sotto terra non un gangster, ma il ragazzino di Dead Freight. Dopo l’agghiacciante dichiarazione di Ricky Hitler, “Shit happens, huh?“, e il fischiettare di Mr. White, Jesse prende le distanze da una situazione insostenibile (già vissuta in passato con Brock), supportato da Mike – “too old for this shit” – con la DEA alle calcagna. Gli aiutanti di Jesse James decidono così di uscire definitivamente dal giro e di vendere i loro 2/3 di metilammina, 666 galloni; un numero invendibile per la sua geometria funebre.
Per concludere l’affare, Mike e Jesse devono quindi convincere Walt a vendere la sua parte di metilammina, ma per Mr. White la svendita non è un’opzione possibile. I’m in the empire Business è infatti l’affermazione di un uomo vicino al Tony Montana di Hazard Pay: storia di ascesa e crollo negli inferi di un gangster self-made man, analoga al cammino di Heisenberg. L’iperbole melodrammatica di Walt è il suo passato con la Gray Matter, essenziale per capire le ragioni del protagonista. Ancora una volta, infatti, l’egocentrismo, la rivalsa e la smania di potere impediscono all’uomo di riconoscere il limite: 5 milioni di buona uscita non sono niente in confronto a un impero; la famiglia è lontana e con essa il professore degli inizi.
La confessione, inoltre, segna un ulteriore punto di svolta nella serie, ovvero la scomparsa di Walt e la definitiva catarsi di Heisenberg: il protagonista sceglie quindi di unire lavoro e famiglia sotto lo stesso tetto, con risvolti comici e paradossali. La cena a tre, infatti, scandita dai silenzi assassini di Skyler e dal goffo tentativo di Jesse di iniziare una conversazione (Anna Gunn e Aaron Paul dividono la scena per la seconda volta in assoluto – imbarazzante sproloquio sui cibi surgelati), non fa altro che sottolineare l’impossibile co-esistenza dei due universi.
Dopo il fallimento di Jesse, Mike cerca di risolvere la situazione a modo suo e blocca Walt in ufficio, ma grazie a uno stratagemma a la MacGyver, ulteriore passaggio che ribadisce l’incapacità del protagonista di riconoscere il limite, Heisenberg riesce a fuggire. Successivamente, Walt cercherà di sfruttare nuovamente la malleabile emotività di Jesse per neutralizzare l’ira di Mike. Ma i presupposti per un finale a la Everybody Wins non esistono più e il countdown comincia: tick, tick, ticking… Bayout disinnesca la bomba e apre un nuovo capitolo pre e post Mr. White. Ora aspettiamo la caduta dell’impero.
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