Science+Fiction XI: i vincitori
Zombie, vampiri, bersekers, trolls, alieni, mostri, cosmonauti, non-morti, morituris, Dario Argento, George Romero, i protagonisti di (ogni) genere al Trieste Science+Fiction 2011, il festival cult per gli amanti di bora, crauti e fantascienza.
Per i (fanta)blogger erranti è stato Monsters di Gareth Edwards, premio asteroide 2011, il film più interessante in concorso per l’originalità di visione e di stile, a metà tra documentario, sifi e mélo. In bilico tra basso budget e minimalismo, i mostri del titolo sono presenze-assenze, visibili o solo udibili in lontananza, perché l’inquietudine non necessariamente deve mostrare i suoi effetti (speciali) ma può restare, silenziosa, ai margini dell’inquadratura. E poi gli statiuniti cattivi sono un adorabile cliché.
A detta della Giuria, “per il suo prezioso, trasgressivo approccio alla tematica della presenza aliena sulla Terra. Per la sua narrativa logica e coerente, che dimostra come un film di SF sia in grado di sviluppare risvolti sia politici che sociali. Per la sua proposta visuale ad alto impatto, proposta amplificata sia da eccezionali locations che da un uso inappuntabile della grafica computer. Infine, sia pure nella ampia scala degli eventi rappresentati, per la sua focale sui personaggi principali, sullo svilupparsi del loro rapporto e sulla loro relazione con le “componenti aliene” degli umani” il miglior film in Concorso è Monsters.
Approvazione anche per il premio del pubblico a Stake Land di Jim Mickle, per averci dato in pasto tutto quello che potevamo desiderare con piacevoli sorprese, dai vampiri che succhiano il sangue a neonati ai cristiani fondamentalisti che lanciano vampiri dal cielo come fossero bombe. Apprezzatissima la duplice lettura religiosa nella terra degli impalati, dalla fede estrema della suora suicida alla follia altrettanto estrema dei membri della Fratellanza.E poi vedere aggirarsi per le strade del centro l’attore ficaccione Nick Damici con l’allure del cacciatore, è un soffio al cuore.
Applausi anche per la visione Nocturno, la classica proiezione di mezzanotte del sabato sera, stavolta italianissima con Morituris di Raffaee Picchio, perché con poca luce ci ha prima disturbati (la scena dello stupro con le forbici non è subito digeribile) e poi divertiti (per i gadiatori scambiati con i samurai, ancora ridiamo), rispettando le regole del genere. E poi la crocifissione è sempre attuale.
Citazione speciale anche per Troll Hunter, perché (pre)occuparsi dei trolls è cosa sana e giusta.
Il Méliès d’Argento al Miglior Lungometraggio Fantastico Europeo, va a L’arrivo di Wang dei Manetti Bros. “Il film introduce elementi grotteschi e toni beffardi in un genere solitamente votato al dramma e alla parodia” – così per la Giuria composta dal regista Francesco Barilli, dal critico cinematografico Roberto Nepoti e dal docente e saggista Leonardo Gandini. L’arrivo di Wang si aggiudica anche il Premio Nocturno Nuove Visioni.
Nella sezione European Fantastic Shorts, la selezione di cortometraggi fantastici europei, la Giuria ha assegnato il Méliès d’Argento al miglior cortometraggio fantastico europeo allo svedese Out of Erasers (SUDD) di Erik Rosenlund “per l’intelligente combinazione di animazione e fotografia dal vero, per la forza visiva e pittorica, per la capacità di orchestrare una narrazione compiuta in breve tempo”.
E’ belissimo tornare a casa con le occhiaie, grazie Trieste!
Continua a errare con noi su Facebook e Twitter per essere sempre aggiornato sulle recensioni e gli articoli del sito.
Scritto da Giusy Palumbo.