4 storie LGBTQIA+ per celebrare il Pride Month
Film e Serie Queer da guardare durante l'Onda Pride
Mai come quest’anno Cinema Errante è pronto a festeggiare l’anniversario dei Moti di Stonewall con i suoi consigli di visione queer: dall’amore adolescenziale di Heartstopper e Stranizza d’amuri all’utilizzo degli attorə transgender in Evil Dead Rise e Yellowjackets, ecco quattro storie LGBTQIA+ per celebrare il Pride Month.
Streaming:Heartstopper (Netflix)
4 storie LGBTQIA+ per celebrare il Pride Month
Serie Netflix ideata e scritta da Alice Oseman, autrice del popolarissimo webcomic diventato poi graphic novel da cui la serie è tratta, Heartstopper ruota intorno a una storia d’amore adolescenziale, quella tra Charlie (Joe Locke), giovane ragazzo gay, e Nick (Kit Connor), il compagno di scuola sportivo e gentile che inizia a sedersi accanto a lui.
I personaggi sono tutti adorabili, ben scritti e credibili, ognunə nel suo percorso di crescita, dagli amici di Charlie, Tao e Elle (interpretata da Yasmin Finney che si è appena unita al cast del prossimo Doctor Who) che si sta adattando a una nuova scuola dopo un percorso di transizione, alla mamma di Nick, interpretata da una sempre strepitosa Olivia Coleman. A lei spetta una delle scene più delicate, il coming out bisessuale di Nick, anche questo scritto e interpretato in maniera impeccabile. Sebbene la serie sia comunque inserita in un contesto realistico in cui esiste l’omobilesbotransfobia e non manchi il racconto delle difficoltà di essere accettatə per chi si è, gli elementi negativi del mondo sono tenuti al minimo.
La bellezza di Heartstopper se vogliamo è tutta qui: è una storia d’amore semplicissima, senza troppi drammi e con molte farfalle nelle stomaco e cuoricini, graficamente resi dagli inserti d’animazione che richiamano il webcomic originale. Chi guarda sa bene che, nel mondo reale, a Charlie e Nick, il ragazzino nerd e il campione di football, non sarebbe necessariamente andata così bene, ma per qualche ora è bello rifugiarsi in un mondo in cui l’adolescenza di due ragazzi innamorati deve preoccuparsi soltanto del luogo del primo appuntamento e del coraggio che ci vuole per darsi il primo bacio. [Lucia Tralli]
In sala:Stranizza d’amuri
4 storie LGBTQIA+ per celebrare il Pride Month
Una imprevista perla nel rigido panorama del cinema italiano del 2023, Stranizza d’amuri è l’esordio alla regia di Giuseppe Fiorello e riscrive parte della tragica storia del “delitto di Giarre”, di chiara matrice omofoba nonostante depistaggi e insabbiamenti. Ritornare a una vicenda così fondativa per il movimento LGBTQIA+ italiano (a seguito di questa vicenda nacque la sezione “gay” dell’Arci) è una sfida di grande peso, anche se si tratta di una ispirazione e non di una ricostruzione (a cominciare dal momento storico, il 1982 del film contro il 1980 del delitto). Eppure, attraverso un uso significativo e poderoso degli spazi della Sicilia orientale, e una capacità di dialogo fra la macchina da presa e i corpi dei due giovani attori (Gabriele Pizzurro nei panni di Nino e Samuele Segreto in quelli di Gianni), il film costruisce un melodramma stratificato, ribollente di emozioni, carico di sensazioni. Il suo più grande pregio è immergere quindi il pubblico nell’esperienza di un amore adolescenziale indagandone le pieghe e le complessità, senza perdere di vista le geometrie della violenza omofoba e del dolore che ancora attraversano la provincia italiana. [Ilaria De Pascalis]
In sala:Evil Dead Rise
4 storie LGBTQIA+ per celebrare il Pride Month
Nuovo capitolo della saga che fu di Sam Raimi (ora produttore esecutivo), con una novità: alcuni dei personaggi sono caratterizzati in chiave queer. Non è un elemento della trama, è soltanto qualcosa di evidente. A interpretare il figlio maggiore della famiglia al centro del dramma horror, c’è l’attore transgender Morgan Davies. Non sappiamo se anche il personaggio Danny sia trans, ma è proprio questo l’aspetto interessante del caso: la possibilità per un interprete non cis di lavorare in un ruolo qualsiasi, in una storia che parla d’altro. Al fianco di Davies c’è una sorella minore, interpretata da Gabrielle Echols, caratterizzata nel film con quella che si potrebbe definire “una certa aura non binary”. [Sara Mazzoni]
Streaming:Yellowjackets (Prime Video)
4 storie LGBTQIA+ per celebrare il Pride Month
Continuando il discorso: nella seconda stagione di Yellowjackets viene introdotta Lisa, interpretata dall’attrice transgender Nicole Maines (Supergirl). Anche in questo caso, la questione di gender non fa parte della trama. Non è quindi un discorso di “rappresentazione”, ma di vero e proprio accesso al lavoro: si apre la possibilità di accedere a un ventaglio di ruoli che non è più limitato dal soggetto della serie tv o del film. La stessa apertura in Yellowjackets si sta verificando anche sul fronte autoriale, con una writer’s room (ora per forza di cose in sciopero) che ha incamerato anche la bravissima autrice e critica cinematografica Emily St. James. [Sara Mazzoni]
BONUS: Onda Pride 2023
Al di fuori degli schermi, Onda Pride invita tuttə noi alla mobilitazione: da Bologna alla Sicilia, l’elenco delle prossime marce in programma è disponibile sul sito di Onda Pride.