Black Lives Matter: 3 serie sul razzismo negli Stati Uniti
I consigli di Cinema Errante per comprendere l'oppressione degli afroamericani
Black Lives Matter. Non è concesso il silenzio, non piu’. Bisogna gridarlo a voce alta e piena, bisogna prendere posizione. E noi di Cinema Errante lo facciamo con lo strumento che ci viene meglio, cioè i nostri consigli per una visione militante. Tre serie in streaming (più bonus) per capire quello che sta succedendo nella comunità afroamericana e per ribadire il nostro NO al razzismo.
Orange Is the New Black
Era il 2017 quando Orange Is the New Black (conclusasi nel 2019) dava visibilità e importanza alle forme del potere denunciate dal movimento Black Lives Matter. Il modo in cui aveva costruito, nel corso della 4a stagione, gli avvenimenti che portarono alla morte di Poussey per mano di un secondino, e la devastante esplosione di rabbia e dolore che ne conseguì nella 5a stagione, sono un manuale di studi su uso della forza, forme della sorveglianza, costruzioni di disciplina identitaria e controllo dei corpi. Il rapporto fra detenute e guardie diviene sempre più complesso, e l’intersezione fra varie forme dell’oppressione (razza, classe, posizionamento culturale…) si mostra nella sua ferocia strutturale, mostrando la posizione che ciascuno assume in un sistema spietato e senza uscita. [Ilaria De Pascalis]
Watchmen
Watchmen, prodotta da HBO nel 2019 e in onda su Sky Atlantic, riprende alcuni personaggi, temi centrali e ambientazioni dell’omonima graphic novel di Alan Moore and Dave Gibbons trent’anni anni dopo gli eventi descritti, ma li sviluppa in maniera originale, dialogando sia con l’opera cult, sia con l’attualità. Watchmen è una serie coraggiosa: i primi dieci minuti si aprono con il massacro degli afroamericani di Tulsa nel 1921, il più significativo episodio di terrorismo razziale degli Stati Uniti, durante il quale la “Black Wall Street” della città fu bombardata dagli aerei e rasa al suolo dai suprematisti bianchi, con l’appoggio della Guardia Nazionale. Poi balza in un presente distopico in cui i confini tra buoni e cattivi sono labili, dove la polizia non è quella che sembra e gli eroi e eroine mascherat* hanno traumi che affondano nella storia stessa della Nazione, dallo schiavismo alla segregazione razziale. È sulle conseguenze di questi terribili atti e sulla mai risolta tensione tra bianchi e neri americani che si snoda il nuovo Watchmen di Damon Lindelof, raccontando attraverso i supereroi la fascinazione per la violenza della società americana e il difficile, spesso impossibile raggiungimento di una giustizia che possa servire da pacificatore sociale. L’attrice Regina King è perfetta nel ruolo di una eroina che ha l’identità segreta di un personaggio blaxploitation, i riflessi e la potenza di un supereroe dei fumetti, e la profondità di una donna che cerca di ricostruire i pezzi di una memoria dolorosamente sepolta, insieme a noi spettatori. [Maria Elena D’amelio]
When They See Us
Miniserie Netflix diretta da Ava DuVernay, riprende la storia vera dei ragazzi ingiustamente accusati di uno stupro nel Central Park, raccontando l’ingiustizia di cui cinque adolescenti sono stati vittime. Speculare a questo dramma, sempre su Netflix, trovate il documentario 13th in cui DuVernay spiega come ancora oggi l’incarcerazione di massa degli afroamericani derivi da un sistema basato sullo schiavismo. [Sara Mazzoni]
BONUS Superhero: Luke Cage, l’eroe antiproiettile in felpa e cappuccio.
==> Leggi anche Black Lives Matter: 4 film sul razzismo negli Stati Uniti