3 storie di Star Wars su Disney+ per passare la quarantena
Viaggiare verso una galassia lontana lontana per affrontare l'isolamento
L’immagine del giovane Luke Skywalker che guarda l’orizzonte con i due soli al tramonto sognando avventure e una vita lontana dalla “sassaia” del suo pianeta d’origine resta ancora una delle più belle inquadrature dell’intera saga, e una metafora perfetta di quello che è, da spettatore, amare e guardare Star Wars: sognare di viaggiare con la fantasia verso avventure e terre lontane. E assistere a epiche battaglie nello spazio, ovviamente. Ecco tre racconti su Disney+ per passare la quarantena e dirigersi verso una galassia lontana lontana…
Star Wars: la trilogia classica
3 storie di Star Wars su Disney+ per passare la quarantena
Viaggi nello spazio, epiche battaglie, dilemmi morali, rapporti famigliari e amorosi, fede religiosa, principesse che si salvano da sole (anche se vestite con ridicoli bikini metalizzati), robot, orsetti, musica interplanetaria, i migliori effetti speciali del tempo, il Millennium Falcon. Potremmo elencare per intere enciclopedie i motivi per cui la saga di Star Wars è in effetti un capolavoro appassionante e unico e, cosa che spesso viene curiosamente ignorata, una serie di bellissimi film. Riscoprire la saga originale è il modo migliore per ricordarsi di come può essere grandioso il cinema che vuole “solo” farvi divertire. [Lucia Tralli]
Solo: A Star Wars Story
3 storie di Star Wars su Disney+ per passare la quarantena
Anche se bastonato al botteghino, Solo è un discreto film d’avventura con alcuni dei migliori design della saga. Nel suo continuo rilancio di avvenimenti si fa però sfuggire le caratteristiche che hanno dato vera forza al personaggio di Han Solo, proponendolo come una versione sbiadita di se stesso. [Pier Francesco Cantelli]
The Mandalorian
3 storie di Star Wars su Disney+ per passare la quarantena
La prima espansione di Star Wars targata Disney+ è un gioiello: atmosfere da western, un paio di mostri degni del mitico Rancor, una pletora di personaggi di contorno che restano nel cuore (da Cara Dune al saggio “this is the way” Kuiil, al droide IG-11), un protagonista malmostoso interpretato da Pedro Pascal che sì, è così bravo che riesce a rendere espressivo anche un elmo. E, ovviamente, BABY YODA. Il suo unico difetto è che finisce subito. [Lucia Tralli]
BONUS (disponibile dal 4 maggio): Episodio IX – l’ascesa di Skywalker
Non è perfetto, l’ultimo episodio della Saga che ha segnato gli ultimi 40 anni di cultura popolare, come non lo sono i precedenti. Sono due ore di puro intrattenimento, con una battaglia finale spettacolare, alcuni dei set più riusciti degli ultimi episodi (la carcassa della Morte Nera), e un cast di attori che ci prova tantissimo. Ma – come dice Zerocalcare – Star Wars non è fatto per essere perfetto, è fatto per “fare i conti con quello che hai vinto e quello che hai perso”, e trovare la forza per resistere al Lato Oscuro. La nostra generale del cuore (la cui presenza grazie a inserti tagliati dei film precedenti è incredibilmente armonica) avrebbe detto “prendi il tuo cuore spezzato, e trasformalo in arte”.
[Lucia Tralli]