Guida TV 11-17 giugno 2018

Il capostipite, tutt’oggi insuperato, del franchise sul parco a tema dinosauri nato nei romanzi di Michael Crichton e portato sullo schermo dall’impareggiabile Spielberg. Per la prima volta, accanto ai sofisticati modelli animatronici, fa capolino la CGI.

Al ritmo della struggente partitura di Maurice Jarre, si dipana un western moderno venato di romanticismo rivoluzionario, in cui i personaggi maschili seguono l’etica prima dei soldi, e quelli femminili riservano sorprese. Cast eccellente: Lee Marvin è il leader, Burt Lancaster il cinico, Claudia Cardinale una fiamma di passione.

Il gigante verde entra qui nel Marvel Cinematic Universe, non ancora interpretato da Mark Ruffalo, ma dal più tormentato Edward Norton. Piuttosto cupo nei toni, il film risente, nel bene e nel male, di una fase di transizione che avrebbe portato, in seguito, a uniformare i cinecomics verso l’ironia e la commedia.

La nostalgia verso gli anni ’80, identificati con la spensieratezza dell’adolescenza, la scuola e i primi amori, attraversa una commedia generazionale garbata e accurata nella ricostruzione, anche se non immune da una certa superficialità.

“L’amore per il denaro fa girare il mondo”: in questa battuta del protagonista, reso magnificamente da quella vecchia volpe di Gene Hackman, si concentra il senso del film, un bel noir con dialoghi serrati e spesso brillanti e una morale cinica ma, a suo modo, coerente, nello stile concitato e prettamente teatrale di Mamet.

Una delle più famose commedie sentimentali degli anni ’90, ben interpretata dalla coppia Hugh Grant-Julia Roberts. Nel quartiere londinese di Notting Hill, nasce una storia d’amore fra un libraio locale e una star hollywoodiana in trasferta.

Il regista argentino mette in scena tramite una narrazione non lineare l’ossessione di un poliziotto per un caso di stupro e omicidio di molti anni prima, avvenuto nel contesto della dittatura militare, meritando l’Oscar per il miglior film straniero.

Il prolifico regista cinese tenta di conquistare il mercato occidentale con un kolossal action girato in buona parte in Europa, affiancando alla star Andy Lau e alla moglie Shu Qi un veterano come Jean Reno. Da noi non è nemmeno arrivato nelle sale.

Quella di J. Edgar è una storia, la versione ufficiale della Storia. Ma forse è proprio questo il problema, per quanto la regia, la sceneggiatura (scritta da Dustin Lance Black, premio Oscar con Milk di Gus Van Sant) e il sempreverde Leonardo DiCaprio cerchino di rendere Hoover un uomo in carne e ossa. [leggi la recensione]

L’eccezionale performance di Robert Redford, unico in scena nei panni di un uomo anziano, perso nell’Oceano a bordo di una barca a vela danneggiata, è l’anima di un survival drama riflessivo e potente, quasi completamente privo di dialoghi. Al resto pensa il talento registico di Chandor, al suo secondo film.

Sotto la direzione di Germi, Celentano interpreta il suo primo ruolo da attore vero, quello di un giovane pastore un po’ sempliciotto che vive in armonia con la natura, protagonista di una specie di inno all’amore libero dai risvolti anarcoidi.

Uno dei musical di maggior successo di sempre, capace di restituire l’entusiasmo, il romanticismo e la spensieratezza dell’ambientazione anni ’50. Fulcro della vicenda, la storia d’amore fra due studenti molto diversi, il greaser sbruffone John Travolta e l’ingenua australiana Olivia Newton-John.

Ispirato a fatti di cronaca e perfettamente in grado di cogliere lo spirito della New York anni ’70, è uno dei capisaldi del cinema civile di Lumet, teso e appassionante. Al Pacino giganteggia nel ruolo del rapinatore gay reduce del Vietnam.

Entriamo in modalità “Divano & Netflix”.