Guida TV: 21-27 novembre 2016

Il film di Pif diventa una serie, prodotta da Rai Fiction, per raccontare come tutto sia nato nella Palermo degli anni Settanta.

Basta incubi, Simona Ventura ritorna in tv! Ogni puntata dodici persone avranno la possibilità di chiedere, attraverso un videoselfie, un aiuto al programma per superare i propri disagi psicologici o fisici, rivoluzionando la loro vita. Simona confessa: “è la prima volta che lavoro con persone comuni”. Nota di bon ton: tra gli ospiti in studio avrebbe dovuto esserci Fabrizio Corona, sostituito causa carcere da Stefano De Martino. Iniziamo benissimo.

Scritto da Alan Sorkin e diretto da David Fincher, il ritratto del creatore di Facebook tra luci e ombre.

La sceneggiatura vanta diabolica perfezione, dove fanno buon gioco l’indignazione dei personaggi femminili e l’irascibilità di quelli maschili per confondere ulteriormente le acque, annegando i fatti in un fluire quasi inesausto di parole. Un vero tour de force per gli interpreti ottimamente diretti. Se poi Una separazione è immerso in un contesto particolare come quello iraniano, con tutte le restrizioni cui sono sottoposte le donne, lo specifico dettagliatamente raccontato si fa universale attraverso il tema della verità. Film TV

Grandi nomi del blues-rock inglese degli anni Sessanta indagano le ragioni che hanno portato alla diffusione del blues oltreoceano. Il regista Mike Figgis incontra le voci e le chitarre di musicisti come Van Morrison, Eric Clapton, Jeff Beck e Tom Jones nel film-documentario “Red, White and Blues”, penultimo appuntamento con la serie “The Blues” prodotta da Martin Scorsese. Insieme gli artisti interpretano memorabili pezzi inglesi dei primi anni Sessanta e commentano i principali eventi che hanno influenzato la musica di questo periodo così intenso.

Al suo primo film girato negli Stati Uniti, il maestro francese Bertrand Tavernier, grande ammiratore del cinema d’Oltreoceano fin dai tempi della critica, sceglie di adattare il romanzo di James Lee Burke. Nell’occhio del ciclone, posticipando la vicenda di una decina d’anni, nella Louisiana devastata, fisicamente e moralmente, dall’uragano Katrina [continua a leggere]

Momento ’member? della settimana, perché la vita è tutto un quiz!

Per la serie Le Furie d’Oriente, l’ultima sfida di Bruce Lee, ovvero il corpo dell’attore come creatore. Vale sempre la visione.

Dirty Harry il titolo originale. Sarà anche sporco ma Callahan (il nome vero) resta Clint Eastwood, guida morale per molti.

“He sees the truth. It’s written all over our faces”. In tempi di post verità non garantiamo sull’utilità della visione.

Il ménage tra Nietszche, Paul Ree e Lou Von Salomé visto con trasgressione e qualche didascalia di troppo da Liliana Cavani.

Dennis Hopper è il road movie.

– It’s grass.
– You mean marijuana? Lord have mercy, is that what that is?

I love you so much so I turn off the tv.