La storia di Mysterio di Spider-Man: Far From Home
Un falso eroe psicopatico ossessionato dalla visibilità e da Spider-Man
Mysterio, personaggio interpretato da Jake Gyllenhaal nel cinecomic Spider-Man: Far From Home – che chiude la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe – esordì nell’albo The Amazing Spider-Man n. 13 del giugno 1964, ad opera di Stan Lee per i testi e di Steve Ditko per i disegni.
Nella versione fumettistica, il suo vero nome è Quentin Beck, ed è un ex stuntman e mago degli effetti speciali di Hollywood ossessionato dalla fama e dal riconoscimento del proprio talento. Dopo aver tentato senza successo una carriera da attore, Quentin scopre l’esistenza del giovane Spider-Man, fenomeno mediatico in ascesa sul quale girano voci controverse, e lo sfida pubblicamente, tentando di eliminarlo per diventare il nuovo eroe della città sotto l’identità segreta di Mysterio.
Un illusionista hi-tech – La storia di Mysterio di Spider-Man: Far From Home
Pur non essendo dotato di veri e propri superpoteri, Mysterio si rivela fin dall’inizio un avversario più che temibile per l’Uomo Ragno, anzitutto per le sue straordinarie abilità di creazione di effetti speciali, che gli permettono di inscenare illusioni realistiche in grado di ingannare chiunque. L’efficacia delle sue tecnologie, unite alla grande conoscenza dell’ipnotismo e dell’illusionismo e alla padronanza delle tecniche di combattimento corpo a corpo, apprese quando era uno stuntman, permettono a Quentin di combattere alla pari con il giovane Spider-Man.
Gran parte delle sue capacità sono connesse all’iconico costume verde con il mantello viola e un elmetto di plexiglass sulla testa (scherzosamente paragonato a una boccia per pesci) che gli permette di nascondere il volto. Il costume contiene, fra le altre cose, un proiettore olografico con il quale crea le sue illusioni tridimensionali e un dispositivo che rilascia costantemente fumo scenografico dietro il quale si muove, mischiandolo chimicamente, di volta in volta, con sostanze ipnotiche o allucinogene, gas in grado di inibire il senso di ragno o sostanze abrasive capaci di sciogliere le ragnatele. Emette anche raggi laser dagli emblemi a forma di occhio che porta sulle spalle, mentre dal mantello produce scariche elettriche.
La carriera nei Sinister Six – La storia di Mysterio di Spider-Man: Far From Home
Dopo essere stato smascherato nel tentativo di distruggere la reputazione di Spider-Man, in cui aveva utilizzato le sue illusioni per incolparlo di crimini che non aveva commesso, Mysterio giura vendetta all’Uomo Ragno. Per questo si unisce ai Sinister Six guidati dal Dr. Octopus (The Amazing Spider-Man Annual 1 del 1964) e sfida nuovamente il giovane supereroe controllando, stavolta, copie robotiche degli X-Men. Anche in questo caso il suo piano fallisce, e la sua frustrazione cresce. Questo lo porta a studiare sempre nuovi piani per distruggere l’odiato rivale, che si traducono costantemente in umilianti sconfitte.
Come spesso accade ai manipolatori in cerca di visibilità, Quentin finisce spesso a sua volta manipolato da menti criminali più abili di lui. È il caso delle sue successive apparizioni nei Sinister Six, nelle saghe anni ’90 The Return of the Sinister Six (The Amazing Spider-Man 335-339 del 1990) e Revenge of the Sinister Six (Spider-Man 18-23 del 1992), realizzate da Erik Larsen. Nella prima, viene costretto con l’inganno a prendere parte a un delirante piano di estinzione di massa dallo stesso Octopus; nella seconda, i suoi propositi di vendetta nei confronti dell’ex leader del gruppo lo portano a finire coinvolto da quest’ultimo in un altro piano terroristico dall’esito fallimentare.
All’Inferno e ritorno – La storia di Mysterio di Spider-Man: Far From Home
Il ruolo più memorabile di Mysterio nei fumetti Marvel resta però, probabilmente, quello di nemico di Matt Murdock in Guardian Devil (Daredevil vol. 2 1-7 del 1998-99), saga ricca di connotazioni mistico-religiose, scritta da Kevin Smith (il regista di Clerks) e disegnata da Joe Quesada. In questo arco narrativo, dai toni grotteschi e dissacranti tipici dell’autore, Quentin si scopre malato terminale di cancro e desidera un’uscita di scena in grande stile. Non riconoscendo nel nuovo Spider-Man in circolazione (il clone Ben Reilly) una degna nemesi, sceglie Daredevil come ultimo rivale e, con la complicità di Wilson Fisk, lo trascina in un delirante inganno in cui, sfruttando la sua fede, gli fa credere di avere a che fare con una nuova incarnazione di Gesù Cristo. Mysterio si spinge a commettere i crimini più efferati pur di attirare l’odio del vigilante, ma al rifiuto di quest’ultimo di ucciderlo, apparentemente si suicida.
Nonostante negli anni successivi altri supercriminali useranno la sua identità segreta e indosseranno il suo costume, sarà lo stesso Quentin a tornare presto sulla scena come Mysterio, in una maniera ancora non del tutto chiara, non si sa se dopo aver simulato la propria morte oppure essendo veramente tornato dall’Inferno. Fra le altre cose, accetta di prendere parte a una nuova incarnazione dei Sinister Six riuniti da un Dr. Octopus in fin di vita e ormai del tutto privo di un corpo umano, mettendo in scena la sua più grande illusione, la Fine del Mondo ispirata alla profezia dei Maya, nella saga Ends of the Earth (The Amazing Spider-Man 682-687 del 2012), scritta da Dan Slott per i disegni di Stefano Caselli.
Oltre la continuity – La storia di Mysterio di Spider-Man: Far From Home
Tutt’ora attivo nella continuity principale, Mysterio è anche apparso nelle due saghe distopiche fuori continuity di fine anni Duemila. Nella miniserie Spider-Man: Reign (2006-07) di Kaare Andrews fa parte del team di sicari governativi Sinner Six, ma le sue illusioni, in un mondo già di per sé allucinante e abituato all’orrore, si dimostrano inefficaci. In Old Man Logan (Wolverine 66-72 del 2008-09) di Mark Millar e Steve McNiven – la saga a cui si ispira il film Logan di James Mangold – è invece proprio una sua illusione particolarmente crudele e realistica a scatenare la furia di Wolverine che, per errore, farà strage dei suoi stessi compagni X-Men, per poi perdere del tutto la voglia di uccidere.
A parte l’indubbio talento di Jake Gyllenhaal, siamo curiosi di scoprire se la trasposizione restituirà il fascino, la complessità e la statura tragica del Mysterio cartaceo, un falso eroe psicopatico, narcisista e imprevedibile, la cui ossessione per la visibilità rende un personaggio ancora attuale a distanza di oltre cinquant’anni dalla sua creazione.