Guida TV 4-10 giugno 2018

Remake del film norvegese del 1997, è un thriller teso e angosciante che Nolan, alla sua terza regia, immerge nell’alienante atmosfera del sole di mezzanotte in Alaska. Notevole il confronto fra un tormentato Al Pacino e un inquietante Robin Williams.

Uno dei più celebri ruoli solitari per Bud Spencer, quello di un venditore di banane ingenuo e semplicione, amico degli indios e nemico di speculatori e autorità locali. Fra i personaggi di contorno, tutti piuttosto divertenti, spicca il sergente istruttore interpretato dal vulcanico Giorgio Bracardi.

La biografia dell’asso del calcio brasiliano, malgrado alcuni momenti emozionanti, pecca di profondità e non riesce a compensare con la dinamicità della regia i difetti della sceneggiatura. Ineccepibile l’impegno del cast internazionale, a cominciare da Vincent D’Onofrio nel ruolo dell’allenatore Feola.

Sullo sfondo della Guerra Fredda, nasce un’amicizia fra un bambino e un umanoide di metallo. L’esordio nel lungometraggio di Bird, prodotto dalla Warner Bros, è uno degli ultimi capolavori dell’animazione tradizionale, poetico e commovente.

Dalla graphic novel Vertigo di Alan Moore e David Lloyd (1982-85), un’allegoria del potere oppressivo dei governi, ambientata in una Gran Bretagna distopica in preda a una dittatura in stile 1984. La maschera di Guy Fawkes indossata dal protagonista è divenuta un simbolo di protesta contro ogni tipo di tirannia.

Il primo film della svolta impegnata di Matthew McConaughey, qui nella parte di un avvocato senza soldi né ufficio, è un solido dramma legale tratto da un romanzo di Michael Connelly, diretto ma soprattutto interpretato con grande professionalità.

Il ritratto di Rodney Bingenheimer, deejay che contribuì a lanciare molti artisti pur senza mai diventare famoso, al centro di un intrigante documentario che attraversa quarant’anni di storia del rock, dalla psichedelia alla new wave, dal punk al grunge.

Romanzo di formazione e commedia agrodolce si fondono in un tipico prodotto da Sundance Film Festival, divertente e riflessivo, in cui un adolescente trascurato dal ricco patrigno trova in un adulto stravagante la figura paterna che gli mancava.

Attraverso la storia di un anziano contadino che si mette in viaggio per raggiungere il fratello malato con cui aveva litigato, Lynch mette in scena le qualità più semplici ma anche più profonde di una umanità d’altri tempi, dando vita a un capolavoro di sensibilità. Straordinaria la prova di Richard Farnsworth, già minato dal cancro.

I Russo allestiscono, più che un film di supereroi, un action movie complesso e ricco di tensione, con un occhio alla spy story contemporanea (la saga di Jason Bourne e gli ultimi James Bond), ma profondamente immerso in un’atmosfera di paranoia che riporta al thriller cospirazionista degli anni ’70. [leggi la recensione]

Da uno specialista in storie di donne, un buddy cop movie al femminile che schiera la sempre carismatica Sandra Bullock e Melissa McCarthy, astro nascente extralarge della comicità, nei panni di una coppia male assortita di poliziotte.

Jurassic World assomiglia più a un reboot che a un sequel. Recupera la stessa trama di Jurassic Park, aggiornandola e riarredandola nello spazio e nel tempo. Operazione consapevole e voluta, sottolineata dal personaggio che indossa la t-shirt del primo parco (film) acquistata su ebay. [leggi la recensione]

De Palma cerca di rendere meno sgradevoli i personaggi del romanzo di Tom Wolfe – feroce satira del rampantismo anni ’80 – affidando i ruoli principali a Tom Hanks e Bruce Willis, col risultato di privare la vicenda della sua efficacia originaria.

Entriamo in modalità “Divano & Netflix”.