Guida TV 7-13 maggio 2018

Forse il miglior film di Bud e Terence, tutt’ora esilarante per la perfezione dei tempi comici, scanditi dalle accattivanti musiche degli Oliver Onions. Dalla gara di rally a quella di birra e salsiccia, dal coro dei pompieri alle epiche scazzottate, le sequenze da antologia – omaggiate di recente nel videogioco Slaps and Beans – si susseguono.

Il capolavoro di Coppola del 1979, qui in versione estesa, ci conduce in un viaggio nel delirio, nella follia e nei dilemmi morali rappresentati dalla guerra in Vietnam e incarnati dalle eccelse caratterizzazioni di Marlon Brando e Robert Duvall.

Dopo Stand by Me, Reiner firma un altro adattamento da Stephen King, stavolta un romanzo del 1987: il risultato, impreziosito dalle eccellenti prove di James Caan e di una Kathy Bates da Oscar, è grandioso per il crescendo di tensione drammatica.

La bromance fra Xavier e Magneto, gli split-screen, l’uso della colonna sonora, tutta una serie di ammiccamenti inter-filmici che non si limitano solo al mondo dei fumetti, rendono il film un minestrone molto gustoso. [leggi la recensione]

L’omaggio di Rodriguez al cinema d’exploitation si concentra sullo splatter italiano a cavallo fra gli anni ’70 e ’80, riproponendone gli eccessi visivi di sangue e di sesso e la connotazione grottesca e volutamente trash degli eventi narrati.

Esordio alla regia dello sceneggiatore inglese Alex Garland, Ex Machina è un film di fantascienza indie in cui il protagonista Caleb (Domhnall Gleeson) deve verificare la coscienza di un robot. [leggi la recensione]

Polanski dirige con mano sicura un thriller immerso nella paranoia, ma non privo di ironia. Harrison Ford, uomo qualunque coinvolto in un mistero più grande di lui, sarebbe piaciuto a Hitchcock, al cui stile il regista sembra ispirarsi.

Dal romanzo di Markus Zusak, un elogio del fascino della lettura come rifugio dalla barbarie della guerra. La confezione elegante e un cast di alto livello riscattano una sceneggiatura con poche sfumature.

La storia vera di due fratellastri nel mondo della boxe è l’occasione per Russell per dirigere il suo film fino a ora più riuscito, un affresco familiare pittoresco ma pieno di umanità, che ben si adatta al suo stile caotico. Nel ruolo di un ex pugile devastato dalla droga, Christian Bale svetta in un cast eccellente.

Noi siamo infinito è la storia di Charlie (Logan Lerman), un ragazzino che, pur essendo innegabilmente sui generis, riassume in sé un enorme numero di ansie e patemi adolescenziali che molti degli spettatori sentiranno come propri. [leggi la recensione]

Dopo la saga di Bourne, Greengrass ritrova Matt Damon e lo mette al centro di un robusto thriller di guerra con intenti critici nei confronti dell’intervento americano in Iraq. Greg Kinnear è l’ambiguo diplomatico dal volto rispettabile.

Kurt Russell e Matt Dillon, fratelli criminali, sono i mattatori di questo heist movie canadese che omaggia i classici europei degli anni ’60 con uno stile alla Guy Ritchie. Divertimento gradevole, ma un po’ fine a sé stesso.

Soddisfacente action anni ’90 che punta sull’ironia di Schwarzy e sull’ottima prova del resto del cast, a cominciare da Vanessa Williams, nel 1984 prima Miss America afroamericana e qui interprete di notevole carisma.

Entriamo in modalità “Divano & Netflix”.