Guida TV 22-28 gennaio 2018

Ci sono tutti gli ingredienti dei film successivi – ragazzi problematici ma di buon cuore da educare, militari arroganti da prendere a botte, grandi scazzottate, morale edificante, musiche accattivanti degli Oliver Onions – in questa prima avventura in solitaria di Bud Spencer diretta da Michele Lupo.

Un ritratto patinato ma impietoso dello yuppismo anni ’80, che valse a Michael Douglas, nei panni del manager senza scrupoli Gordon Gekko, l’Oscar come miglior attore.

Il film di fantascienza che esplorò in maniera più efficace il concetto di cyberspazio, mescolando tecnologia e filosofie orientali. Ebbe un notevole impatto culturale, lanciando il look total black con spolverino e occhiali scuri e le coreografie dei combattimenti in stile hongkonghese nel cinema d’azione hollywoodiano.

L’iniziazione di un’agente novellina è l’occasione per mostrare l’agghiacciante brutalità della guerra alla droga al confine fra Stati Uniti e Messico. Messinscena senza sbavature e ottimi interpreti, fra cui un inquietante Benicio Del Toro nel ruolo del titolo.

Habemus Papam non è un lungometraggio sulla chiesa (e i suoi difetti), o meglio non è solo questo. In primo luogo, infatti, il film è il racconto di un uomo, tutto il resto passa in secondo piano. [leggi la recensione]

Anche in quest’opera seconda, Duncan Jones ci propone un personaggio (interpretato da Jake Gyllenhaal) in cerca del suo diritto ad esistere al di fuori del mondo fittizio che è stato scelto per lui, rivendicando il suo status di essere umano. [leggi la recensione]

Al suo secondo lungometraggio da regista, Ben Affleck si conferma più a suo agio dietro che davanti alla macchina da presa, con un sincero racconto di crimine, amore, lealtà e amicizia che si avvale di una delle ultime interpretazioni del grande Pete Postlethwaite.

L’adattamento cinematografico di uno dei più longevi supereroi della Marvel – creato nel 1941 da Joe Simon e Jack Kirby – è anche uno dei più fedeli alla controparte disegnata. Merito, soprattutto, di una sceneggiatura semplice ma puntuale, che riproduce bene le principali caratteristiche del fumetto – il patriottismo umanista, il pudore dei sentimenti, la netta divisione fra buoni e cattivi – ritraendo il protagonista come un uomo profondamente giusto, generoso e determinato, umile ma naturalmente carismatico. [leggi la recensione]

Al Pacino e Robert De Niro, per la prima volta insieme sullo schermo, protagonisti del capolavoro noir di Michael Mann, in cui poliziotti e criminali seguono gli stessi codici e la stessa etica del lavoro alla maniera degli antieroi di Melville e Peckinpah.

Chiamato a dirigere la seconda avventura dell’antieroe dark interpretato da Wesley Snipes, Guillermo Del Toro porta in dotazione tutto il suo immaginario grottesco, compreso quel Ron Perlman che pochi anni dopo sarà Hellboy.

Insolito e riuscito tentativo di dramma sportivo italiano, con bei personaggi e un’efficace ambientazione nella provincia romagnola. Nei panni dell’ex pilota tossicodipendente, il miglior Stefano Accorsi di sempre.

Un blockbuster d’avventura che racconta la storia vera che avrebbe ispirato il capolavoro letterario di Herman Melville. Il duo Ron Howard – Chris Hemsworth sembra crederci, ma non raggiunge l’eccellenza del precedente Rush.

Un film d’inchiesta ambientato nella Germania di fine anni ’50, in cui un giovane procuratore scava in quel passato nazista ancora vicino che la società tedesca cercava di ignorare.

The Wolf of Wall Street può essere considerato una sorta di riaggiornamento in chiave di commedia delle epopee mafiose di Scorsese, in particolare di Casinò: si passa dal mondo dorato dei gangster e dei casinò di Las Vegas all’universo altrettanto patinato, ma anche nella sostanza più squallido – oltreché altrettanto criminale – dell’alta finanza e della borsa. [leggi la recensione]

Nel raccontare l’epopea notturna di un tassista, costretto a dare un passaggio a un pericoloso criminale in missione, Michael Mann sperimenta per la prima volta con il digitale, dando vita a un thriller dall’atmosfera cupa e misteriosa.

Entriamo in modalità “Divano & Netflix”.