Guida TV: 14-20 novembre 2016

Sheldon: Are they making fun of us?
Raj: Yep.
Sheldon: I miss the old days when I didn’t know.

Per chi non vuole smettere di riderne ci sono gli episodi 4, 5 e 6 dell’ottava stagione ovvero The Hook-up Reverberation, The Focus Attenuation, The Expedition Approximation.
E per tutti gli altri è in arrivo uno spinoff/prequel su Sheldon.

Dopo gli incontri con Fresu e Bellocchio, lo scrittore Edoardo Albinati continua a curiosare nelle biblioteche degli altri.

Il kolossal di John Woo racconta le cronache della guerra fra i signori dei Tre Regni in cui era divisa l’Antica Cina del 208 d.C. Visivamente potente, il film mescola wuxia orientale e show hollywoodiano. La versione originale cinese dura quasi il doppio.

Il tramonto del cinema western (e la risposta a Sergio Leone) secondo Sam Peckinpah. “E’ come ascoltare a ripetizione Cortez The Killer di Neil Young”.

“Mi piacerebbe rievocare il potere della tivù romantica che ti fa ballare, cantare, piangere e soprattutto sognare”. Prima puntata dello show di Mika ambientato in una casa palcoscenico con esterne in versione tassista o in pigiama. A noi basta che cerchi di essere come Grace Kelly.

New entry la programmazione di DMAX, canale notoriamente sensibile alle tematiche di genere.
“Il campione di arti marziali Alessio Sakara e la star internazionale del rugby Martin Castrogiovanni vanno alla ricerca dell’uomo più forte secondo gli standard della mitologia greca”.
Dopo le presidenziali Usa non possiamo più fare finta di niente, dobbiamo capire quali siano questi standard e adeguarci.

Mentre scrivo non trovo dettagli. Chi presenta? Ci sono ospiti? Qual è il format? Sarà speciale? Si o no?

“Il medium non è più soltanto il messaggio, ma anche messaggero”, la contemporaneità, quella peggiore, trionfa nella pellicola di Gilroy, con il volto notturno e spietato di Jake Gyllenhaal, cameraman freelancer che vaga di notte a Los Angeles sintonizzato sulle radio della polizia in cerca dell’orrore da filmare.

Agenti della narcotici di New York nel marcio fino al collo.

Prima di inseguire followers dal cervello fottuto, Kevin correva dietro ai serpentoni nel deserto. Anche per questo non riusciamo a disprezzarlo.

Dalla serie “The Blues” un viaggio a Chicago, raccontato dal regista Marc Levin sotto la guida di due leggende dell’Hip-Hop Chuck D e Marshall Chess, per esplorare il periodo d’oro del Blues nella città dell’Illinois, stato dove Clinton ha battuto Trump.

“Più che una serie, un evento” scrive Real Time dell’impresa “fictionalized self” di Fabio Volo, un ibrido tra realtà (la sua vita) e finzione, pieno di amici nel ruolo di “quasi se stessi”, da Vasco Rossi a Quentin Tarantino, che stanno al gioco. Volo dice di ispirarsi a The Comedians e Curb Your Enthusiasm, aldilà delle buone intenzioni, l’esperimento incuriosisce e intrattiene.
Stasera in onda gli episodi 3 e 4, i primi 2 si possono rivedere QUI.

“Scopri come vengono assemblati e prendono vita milioni di iconici oggetti di uso quotidiano grazie a Megafabbriche!” Non è un punto del programma di Trump ma lo slogan del programma. Stasera in Inghilterra nella megafabbrica della Mini.

Momento ’member? https://www.youtube.com/watch?v=ndI9vkgw_1Y della settimana, perché la vita è tutto un quiz!

Per la serie Le Furie d’Oriente, l’ultimo leggendario film di Bruce Lee, uscito postumo nelle sale. Bruce Lee, ovvero il corpo dell’attore come creatore, vale sempre la visione.

Stasera la guida morale è Eastwood nel cuore dell’ex pistolero William Munny che ci piace evocare così: “Allora, sto uscendo. Se vedo qualcuno là fuori l’ammazzo. Se qualche figlio di puttana mi spara addosso non ammazzo soltanto lui, gli ammazzo anche la moglie e tutti i suoi amici. E poi gli brucio anche la casa. Meglio che nessuno spari. Voglio che facciate per Ned un bel funerale! E non azzardatevi più a sfregiare prostitute! Altrimenti torno e vi ammazzo tutti, figli di puttana.”

Docu-film su Dieter Dengler, pilota militare americano per mesi prigioniero dei Vietcong. L’occhio è quello di Herzog che di Dengler dice: Incarna tutto ciò che amo dell’America. Autosufficienza, coraggio, lealtà, ottimismo, schiettezza e gioia di vivere.

Lo ricordiamo per essere il primo film americano diretto da John Woo e primo lungometraggio hollywoodiano diretto da un regista cinese. Tra veterani, barboni e Van Damme, roba ce n’è.

Del libro di Jim Thompson sono assenti il contesto perbenista/fascista e resta la violenza senza tensione, il volto tumefatto di Jessica Alba e l’impaccio di Casey Affleck. Peccato.

Momento trash della settimana. Stasera in edizione “Torneo” con i concorrenti della passata edizione che sfidano i migliori imitatori di quest’anno. Dietro il trash c’è il queer. Imperdibile.

Erotico anni 90 con Andrea Roncato, Serena Grandi e Vittoria Belvedere. Our stranger things.

Ovvero la comicità degli anni 80. Produce Sergio Leone.

Dal poema di Elio Pagliarani, La ragazza Carla (1960), ambientato nella Milano del dopoguerra ma ancora attuale, nasce il film diretto da Alberto Saibene, un esperimento tra teatro, cinema, animazione e poesia.

I love you so much so I turn off the tv.