EditorialediGiacomo Brotto,14 Novembre 2016
Cinema Errante, siamo a casa
Animazione, fantastico, horror e questioni di gender. Prego, accomodatevi!
La novità è che Cinema Errante ha cambiato grafica, logo e linea editoriale. Se fate parte dell’utenza che ha notato il cambiamento, appartenete alla categoria “Meraviglioso lettore di Cinema Errante”; se invece siete arrivati da queste parti per la prima volta, accomodatevi: non vediamo l’ora di conoscervi.
Erranti di professione dal 2011, ci ripresentiamo a voi con l’entusiasmo, le speranze, ma anche le paure del primo giorno. In pratica siamo tornati indietro nel tempo e abbiamo fatto tabula rasa, consapevoli che non è solo colpa di Google se alcuni di voi non ci conoscono e altri ci hanno dimenticati. La verità è che a forza di scendere avevamo completamente perso l’orientamento e per continuare il nostro percorso dovevamo muoverci in un’altra direzione.
Ci siamo dunque rimboccati le maniche e abbiamo fatto in modo che la testata tornasse a rappresentare quel momento della giornata in cui fare ricreazione. Ma, soprattutto, che potesse rappresentare un ritaglio di tempo stimolante anche per voi. E come ogni cambiamento rivoluzionario, questo sito è frutto di un lungo periodo di discussioni passionali, attente riflessioni, mea culpa e parti trigemini. Un percorso che ha riacceso la nostra voglia di raccontarvi il perché amiamo andare al Cinema, bingiare una serie e parlare (male) dei troll. A tutti i collaboratori che hanno partecipato a questa avventura: grazie!
Ma di che cosa tratta il nuovo Cinema Errante? La spiegazione più semplice è: di quello che ci piace. La motivazione più professionale è che non potevamo continuare a essere generalisti. O meglio, lo siamo ancora, ma abbiamo cercato di limitare i nostri mille interessi a passioni condivise da tutta la redazione. Così, ci siamo messi a tavolino e ci siamo resi conto che animazione, fantastico e horror ci piacciono davvero, davvero tanto, nessuno escluso. Inoltre, abbiamo scelto di adottare anche linee meno trasversali per dare spazio alle voci più arcobaleno, militanti e femministe in redazione. Un approccio che permette a noi di dare il giusto spazio alla pluralità delle penne coinvolte e a voi di poter scegliere chi e cosa leggere.
Non ci resta che lasciarvi liberi di navigare il sito in compagnia del nostro polipo, con la speranza che il suo fascino tentacolare possa conquistare anche voi. Non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma sentiamo che per noi Cinema Errante rappresenta nuovamente quel posto. Chewbe, siamo a casa.