In orario, film in TV: 23 – 29 marzo 2015

Protagonista Matt Damon, nel ruolo di un rappresentante di una multinazionale del settore energetico in cerca di terre da perforare. “Una perfetta combinazione tra eroi e antieroi” il commento di Gus Van Sant sulla sua terra promessa, potente sguardo alla stressata economia delle stressate comunità agricole americane.

Prosegue il ciclo Missione: Estremo Oriente con un’ibridazione fra la tradizione cinematografica delle arti marziali di Hong Kong e il modello hollywoodiano del film sulla boxe. Dirige: Dante Lam.

Non si esce vivi dagli anni Ottanta, Schwarzy lo sa bene.

Il viaggio lento e perpelsso di un uomo alla ricerca di suo figlio. Indispensabile Bill Murray. Bella in modo assurdo Sharon Stone.

“Non fidarti di nessuno. Sospetta chiunque”: la tagline non ci aiuta a scovare la pericolosa spia, tanto ci pensa l’intelligence inglese. Da un romanzo di John Le Carré ambientato in piena Guerra Fredda.

Dalla penna di Lee Child, il nostro uomo Jack Reacher deve scoprire la verità che si nasconde dietro a un massacro.

E’ lontanissimo il modello originale, Occhi senza volto di Georges Franju, viene il dubbio (cattivo) che Almodovar non riesca a dimenticarsi del suo ombelico (o giù di lì).

“Se questo paese è una merda, gli altri paesi non sono altro che mosche no?”.
Sceneggiato da Dave Eggers e sua moglie Vendela Vida, Away We Go (il titolo originale) ci fa capire dove andare alla ricerca del luogo perfetto per far crescere i propri figli. Radicale, leggero e intelligente, come la visione anti Hollywood di Sam Mendes insegna. Dedicato ai thirty and something.

Antonio Albanese si fa in tre: Cetto, Frengo e Olfo per il suo film “psichedelico, grottesco, drammatico e comico come il tempo che stiamo vivendo”. Sempre più difficile ridere di noi.

“The worker must have bread, but she must have roses, too”. A ricordarcelo dopo cento anni è Ken Loach.

Blockbuster con l’anima per alcuni, porno-blockbuster per David Foster Wallace.

Sul vulcano si propone come un racconto a più voci sul delicato rapporto uomo-Natura, partendo dalla condizione storica dei napoletani, sempre in bilico tra filosofico fatalismo e dionisiaca vitalità. Tutto questo alla luce di un fatto, che chi vive su un vulcano porta storicamente dentro di sé: la Natura è più forte dell’uomo. Gianfranco Pannone

Il debutto alla regia dello sceneggiatore Edgar Marie è un thriller con conto alla rovescia.

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