In orario, film in TV: 9 – 15 marzo 2015

Borghese senza cultura, Castella scopre il gusto degli altri. Francesissimo.

“Essere felici non è poi così fantastico. Mi ricordo l’ultima volta che sono stata felice: ero così ingrassata”. La felicità secondo Soderbergh, Palma d’oro al Festival di Cannes 1989.

Per il ciclo Missione: Estremo Oriente il prequel di Tsui Hark, protagonista della golden age anni Ottanta-Novanta del cinema di genere di Hong Kong. In Young Detective Dee: Il risveglio del drago marino, un giovane Di Renjie, appena entrato nei ranghi della polizia imperiale, indaga sulla distruzione della flotta Tang da parte di un misterioso mostro.

E’ Jeremiah Johnson, personaggio ispirato al trapper John Johnson detto Mangiafegato, a pronunciare questa frase nell’oltre western di Pollack, “pietra miliare dell’opera di frontiera”. Scritto da John Milius e Edward Anhalt.

Prima dell’Oscar, il puzzle sul dolore umano secondo Inarritu.

Inspiegabile Oscar a Cher mentre nasce una stella: Nicolas Cage.

“Eastwood ci racconta come abbiamo ucciso l’innocenza e il sonno e siamo precipitati nell’incubo”: così Emanuela Martini sintetizza la tragedia americana filmata da Clint, ora in sala con l’incubo della guerra.

Ancora dolore, stavolta sul volto di Xavier Bardem nella Barcellona degli immigrati clandestini. “Biutiful è la falsa coscienza del neo cinema globale” scrive Giona A. Nazzaro.

Sceneggiato da Benigni assieme a Cerami, il film è un omaggio ai diversi e ai pochi (“vaffanculo alla maggioranza” la battuta memorabile), alla mostruosità come bellezza. Menzione ai titoli di testa animati.

Un viaggio affascinante alla scoperta di un mondo in bilico fra realtà e finzione, fra i sobborghi di Dickens e le invenzioni di Méliès, con un retrogusto steampunk.

In occasione del 150° anniversario della spedizione dei Mille, Ferarrio ripercorre l’itinerario affrontato dagli uomini di Garibaldi, per verificare cosa è rimasto. E’ Ilaria Feole a suggerirci che: “L’Italia, secondo Ferrario, è a un passo dall’acuto finale prima di uscire di scena. Lo sguardo dell’autore è amaro e disincantato, a tratti duro da digerire, ma proprio per questo prezioso”.

Action thriller francese che ricostruisce gli eventi del dirottamento del volo Air France 8969 avvenuto all’aeroporto di Algeri il 24 dicembre 1994.

Tre cadaveri ritrovati nel famoso parco di Mosca danno il via a un thriller che si muove tra dissidenti sovietici e chirurghi plastici. Tratto dall’omonimo giallo di Martin Cruz Smith rivisitato da Michael Apted, con William Hurt e Lee Marvin.

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