AltrodiBlogger Erranti,9 Luglio 2013
Foll:a – a piedi nudi per strada: la recensione
La rassegna Contrappunti 12/13, ideata da Tam Teatromusica – una realtà teatrale che ha fatto fronte nell’ultimo anno a un forte disagio causato dall’impossibilità di utilizzare come sede per le proprie attività il Teatro alle Maddalene, dichiarato inagibile a causa del terremoto del 20 maggio 2012 – ha visto come sede per i suoi appuntamenti diversi luoghi di Padova.
Il 4 luglio è andato in scena al Bastione Alicorno lo spettacolo di teatrodanza della Compagnia VIA intitolato Foll:a – a piedi nudi per strada per la regia di Alessia Garbo, che adatta, all’interno di spazi scenici delimitati, performance nate per le strade della città.
Il percorso che ha portato a questa versione di Foll:a dura già da due anni. I performer si muovono in scena alternando fasi in cui è protagonista il gruppo ad altre dove prevale un lavoro a coppie o individuale.
I momenti di condivisione collettiva dello spazio dimostrano la capacità di ascolto dell’altro, infatti i danzatori si muovono secondo un progetto condiviso dal gruppo, come a ricordare uno stormo di uccelli; oppure restando sempre nella dimensione collettiva si crea la condivisione di uno spazio, anche se ogni performer ha un suo disegno individuale autonomo negli spostamenti, un po’ come se l’individuo sentisse la presenza dell’altro ma allo stesso tempo la ignorasse continuando il suo percorso. Non mancano occasioni di incontro tra i corpi che si avvicinano, si parlano, si respingono, fino all’estremo opposto dell’isolamento individuale.
Le dinamiche tra gli individui nelle strade si riversano sul palcoscenico creando situazioni dense di energia in cui i corpi con i loro passi e respiri vanno a creare una partitura sonora che si fonde con le musiche. Lo spettacolo diventa un invito a riscoprire il corpo nella dimensione collettiva della città e, allo stesso tempo, a esplorare luoghi della città con un corpo in ascolto verso il mondo esterno.
Ottimi gli spunti dati dalle coreografie e dal loro ritmo, che tengono sempre attiva l’attenzione dello spettatore, mentre gli incontri a coppie tra performer regalano momenti molto intensi. La sincronia nei movimenti degli attori è piuttosto buona, ma in certe sequenze migliorabile. Se la struttura dello spettacolo è fluida ed equilibrata nell’alternanza dei ritmi, uno studio delle luci più preciso e mirato per quanto riguarda le scene corali avrebbe sicuramente intensificato alcuni momenti della rappresentazione, che resta sostanzialmente piacevole, per quanto le avrebbe giovato osare di più.
Scritto da Anna Silvestrini.
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