Skins 6×08: la recensione
Skins con Liv si avvicina alla fine della sesta stagione confermando le premesse degli episodi precedenti. La puntata non concede molto rispetto all’evoluzione della trama generale, ma, in compenso, riesce ad assicurare alla protagonista un buon ritratto, caratterizzandola al meglio delle sue possibilità. E se solo Liv fosse un personaggio almeno un pò più interessante di come effettivamente ci è stato presentato finora, l’episodio potrebbe anche definirsi riuscito.
L’ ottavo episodio punta i riflettori su Liv, quindi, e così, la stagione torna a parlare in modo forte di lutto e di perdita, aggiungendo al carnet anche il tema della paura della morte. La protagonista, come era già stato anticipato nel corso delle puntate precedenti, si ritrova ad essere, suo malgrado, separata dal resto del gruppo, e in questo contesto a dover elaborare da sola il dolore per la perdita dell’amica. Mini e Franky unite dal segreto della gravidanza della prima, le lasciano poco spazio; Alex, il nuovo amico, d’altra parte non sembra essere all’altezza delle aspettative; Rich infine sembra già essere più sereno del dovuto e incapace, per questo motivo, di capire il suo stato d’animo.
In questa condizione di isolamento, Liv è, però, costretta ad affrontare il suo dolore che, a lungo represso, comincia ora a prendere le forme più varie, tra allucinazioni alcoliche e un’immaginario cancro all’utero, fino ad arrivare alla catarsi finale che la riporta alla realtà. Il modo di affrontare il lutto della protagonista si rivelerà quindi molto simile a quello di Rich, e non a caso la puntata si chiude proprio con una bizzara e goffa danza attorno alla tomba di Grace, a cui parteciperanno Liv, la sorellina, Rich e il preside. Questo momento finale sembra infatti segnare per la protagonista il riallacciarsi di una rete di solidarietà perduta, oltre che l’elaborazione del lutto.
Scritto da Rossella Carpiniello.
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