Continuiamo la nostra rassegna dedicata a Twilight, inaugurata la scorsa settimana, dando uno sguardo a New Moon, secondo capitolo della saga creata da Stephenie Meyer. Pellicola diretta nel 2009 da Chris Weitz, e con protagonisti sempre Robert Pattinson e Kristen Stewart (ai quali va aggiunto Taylor Lautner, vista l’accresciuta importanza rivestita dal suo personaggio), New Moon riesce nel non facile compito di risultare peggiore, sotto ogni punto di vista, rispetto a Twilight. L’unica idea che sembra avere in mente Weitz è una sequela quasi ininterrotta di carrelli circolari, una roba che farebbe storcere il naso addirittura a Muccino (grande estimatore della tecnica); e pure quella fotografia glaciale che in Twilight, sebbene abbastanza monocorde, riusciva a creare una propria atmosfera, viene qui abbandonata per una ancor più semplicistica alternanza di pioggia e sole. Ci troviamo insomma di fronte a un film smorto, monotono, prevedibile nel suo dipanarsi così come per nulla emozionante dal punto di vista dei rapporti fra i personaggi. Non ci resta che provare a vedere se qualcosa, qualche attimo, qualche scena, qualche dettaglio, riesce a elevarsi dal generale intontimento propinato dal film.
il film inizia con un sogno di Bella nel quale lei si vede come sua nonna, in compagnia di un Edward sempre giovane. La nostra innamorata flippa, e vorrebbe essere trasformata subito in vampiro (d'altra parte se è lui ad avere 109 anni è tutto ok, se invece è lei a essere vecchia, allora non va più bene)
come in Twilight gli accostamenti simbolici e metaforici sono di un'allusività sibillina e giusto appena un pelo un pelo accennata
il rapporto fra Edward e Bella assume in questo film contorni classici: lui guascone giramondo che decide di allontanarsi e abbandonare la sua amata per meglio proteggerla (eh?), lei giovane hipsterina frustrata che agogna il ritorno dell'amato e riempie il vuoto lasciato da Edward facendo il filo all'amico d'infanzia (nel frattempo palestratosi alla grande)
e come dare torto a Bella? Quando il biglietto da visita è quello che è (il viso di Pattison ha delle geometrie escheriane, mentre quello del Lautner colpisce sempre per la poffosità dell'insieme), non resta che puntare sul fisico
ovviamente il rapporto fra Bella e Jacob, che rispecchia in un certo modo quello con Edward, viene trattato con la consueta lievità visiva
-A'dotto', che s'è visto come l'ho guardato male a'Edward? Lo devo guarda' più male ancora? -No no, Taylor, era perfetto. (Ammazza quant'è cane questo, ma chi ce l'ha mannato?)
anche Jacob, come Edward, nasconde il segretone (già lasciato intendere nel primo film): è un lupo mannaro, nemico giurato dei vampiri, e come tutti i lupi mannari deve girare sempre a petto nudo. Qui vediamo Bella che, pur restando fedele a Edward, non si lascia scappare una tocchignata a quei succulenti addominali d'acciaio.
gli addominali non sono l'unica cosa di Jacob che interessa a Bella: è da notare qui verso dove si rivolge lo sguardo della giovane, evidentemente interessata a conoscere sotto più punti di vista il lupacchiotto
lo sconvolgimento ormonale di Bella, in astinenza da Edward, è tale che a un certo punto lei inizia a vedere il fantasma di lui. Nell'800 la chiamavano isteria, oggi è il rapporto che quasi ogni adolescente sognerebbe di vivere (o qualcosa del genere)
la cosa divertente è che il fantasma di Edward è un rompiciufoli mica da niente: sempre lì a comandare a Bella dove andare e dove no, cosa dire, come comportarsi. Se già è così da fantasma, chissà che spina nel culo le diventa quando poi si metteranno a vivere insieme.
Jacob, però, invece di affondare il colpo preferisce andarsene spesso nel bosco sotto la pioggia con la sua compagnia di giovani ipermuscolari in jeans e a petto nudo
il problema è che la compagine di lupi mannari non vede molto di buon occhio Bella (o anche: it ain't gonna suck itself). Nonostante questo, Bella finisce per essere protetta e salvata più volte da Jacob e dai suoi amici
tua figlia ti viene riconsegnata in braccio da un uomo senza camicia che se ne sbuca di notte dal bel mezzo del bosco, e tu lo ringrazi pure. Certo.
il resto del cast è lo stesso del primo film, ma qui assume un ruolo se possibile ancora più irrilevante. L'unica cosa che si notano sono, come al solito, le faccette del Welch
la parte conclusiva del film è ambientata in Italia, dove Edward, distrutto perché crede erroneamente che Bella sia deceduta, va a cercare la morte per mano dei Volturi, uno dei più antichi gruppi di vampiri del mondo, e che qui vediamo raffigurati con la solita discrezione
Bella, avvertita dalla sorella di Edward, vola in Italia per cercare di salvarlo, scansando con l'aereo tonnellate di lens flare mal fatti (anche i lupi mannari, completamente in computer grafica, non sono granché impressionanti)
eccoli qua, i soliti ammeregani che vengono in Italia e pensano di poter fare i cafoni come gli pare, entrando con il macchinone nel centro storico (i tizi in rosso sono gli abitanti di Volterra, che stanno festeggiando la storica cacciata dei vampiri dalla città - mentre nel palazzo più grande del paese i vampiri si stan facendo le orgione di sangue. Ah, quale ironia!)
sempre per la storia degli americani cafoni: signorina, quella è una fontana pubblica, e di grande valore storico - il pediluvio se lo vada a fare in una solfatara di Yellowstone, prego
-Ok, chi l'ha mollata?
-Tranqui, stavolta il gas l'ho chiuso, son sicuro.
Alla prossima settimana con la recensione di Eclipse.
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Scritto da Gualtiero Bertoldi.
geometrie escheriane > GENIO!!! Ma la cosa che mi colpisce è come Pattinson sia bello nel film (a parte gli sguardi da stoccafisso) e improponibile nella realtà
Christabel: si fa quel che si può 😀 (c’è poi da considerare che il Pitt e il Cruise avevano un signor regista a dirigerli, e questo fa quasi sempre la differenza)
Alice: una esegesi che non fa una piega e che mi sento di sottoscrivere in pieno 😀
Meno che nella scena del dreamcatcher c’è il braccione a illuminarci sul who’s who, altrimenti si poteva scambiare Jacob per una versione poffosa di Bella. Ah, già, dev’essere una tecnica per dar forma grafica alla sintonia tra i due escludendo lo spigoloso Edward…
Per la cronaca, “poffosità” sarà la mia nuova parola preferita. 😉
Tu mi vuoi male, dillo: non posso leggere le tue recensioni e non scoppiare rumorosamente a ridere nei luoghi e nei momenti più inappropriati!
E comunque, osservando la foto dei Volturi in abito settecentesco un grido nasce spontaneo: aridatece Lestat! Perfino Tom Cruise e Brad Pitt erano più espressivi di questi qua!