Cars 2: la recensione
Cars 2: Avventura, azione e spionaggio si mescolano perfettamente nel nuovo film Disney-Pixar diretto da John Lasseter (Toy Story- il mondo dei giocattoli e Toy Story- Woody e Buzz alla riscossa, A Bug’s life e Cars), confermando il talento di questo navigato team nell’interpretare i gusti del pubblico e nel creare opere godibili da tutti e di ottima qualità.
Tornano sugli schermi, dopo 5 anni, Saetta McQueen (Massimiliano Manfredi/Owen Wilson) e il suo migliore amico “Cricchetto”(Marco Messeri/Larry the Cable Guy), vero protagonista di “Cars 2″, in una nuova odissea in cui al Gran Premio Mondiale farà da sfondo un vero e proprio intrigo internazionale, in una scoppiettante corsa piena di humor.
Gare, Intrighi e…
Lasseter crea un mondo in cui la presenza degli umani non è contemplata e, nonostante ciò, non viene il dubbio che ci sia qualcosa che non vada, anzi, tutto è credibilissimo perché i protagonisti sono più umani degli umani. Tutto è a misura di macchina, persino i gabinetti, e così la sfida lanciata dalla Pixar, per cui “il nostro mondo andava reinventato e trasformato in un mondo di macchine”, riesce.
Provano emozioni, bevono e parlano lingue diverse: quest’ultima è una delle caratteristiche più notevoli di “Cars 2” che diventa internazionale nei dialetti, nei luoghi che ci fa visitare (Roma, Tokyo, Parigi, Londra) e persino nella colonna sonora, che vede il compositore statunitense, Michael Giacchino, al lavoro con musicisti inglesi, francesi e giapponesi.
In particolare omaggia l’Italia con Francesco Bernoulli (John Turturro), un bolide tricolore dalla parlata napoletana di Alessandro Siani, nuovo protagonista in competizione con Saetta alla gara di velocità. E con Sophia Loren che, non solo in Italia, ma in tutti i 21 paesi in cui è prevista l’uscita del film, presterà la sua voce a Mamma Topolino, uno dei personaggi minori del lungometraggio.
Con numerosi riferimenti a Hitchcock, in particolare a “Intrigo Interazionale“, presenta tutte le caratteristiche di un film di spionaggio, intriso di suspance, rocambolesche fughe e complotti gestiti da multinazionali. Lo si nota sin dalle prime scene quando Finn McMissile, car-spia inglese ispirata all‘auto di James Bond in “Agente 007-Missione Goldfinger” , con la sua tecnologia avanzata, fugge da un inseguimento, muovendosi con destrezza su qualsiasi superficie.
Oltre all’amicizia, vero tema del film, in Cars 2 si affrontano il problema dell’ecologia e delle fonti alternative attraverso chiari riferimenti a queste problematiche (gli interessi delle multinazionali del petrolio a screditare l’Allinoil, il carburante alternativo e pulito del mondo di “Cars 2“). Ancora una volta sembra che l’animazione si faccia portavoce della sensibilizzazione dei più piccoli ai problemi del mondo, come per esempio, aveva già fatto Animal United con il tema dell’acqua .Speriamo che il messaggio giunga a destinazione.
Ah, dimenticavo: non osate arrivare in ritardo al cinema perché nel nuovo corto pre-film ritornano Whoody e Buzz, ma soprattutto Ken e Barbie! Non vi faccio spoiler, vi dico solo che non hanno perso il loro humor.
Scritto da Margherita Clemente.
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Davide V. | Leonardo L. | ||
5 | 6 |
amo troppo le macchine, mi ci sono affezionata subito a questo film, ho trovato con piacere nei personaggi molti modelli storici che non mi aspettavo, dalla pacer a una che mi sembra una tatra, carino bernoulli, la marca delle gomme: rotelli pasta potenza, un misto tra bridgestone e pirelli f1.
sulla scia (di gas) di cars FilmTv ha dedicato il suo utimo numero, con le macchine nel cinema e in tv. Cool.
Molto curioso di vederlo, anche se non è fra i miei preferiti della Pixar resta comunque sopra la media. E poi il corto è imperdibile!