Skins 5×08: la recensione
Con “Everyone” Skins è finalmente arrivato al suo quinto finale di stagione, episodio privo di coraggio che lascia ben poco al telespettatore, a parte quella fastidiosa sensazione di “vorrei, ma non posso”. Quello che manca davvero è il coraggio, da parte degli autori, di scrivere un solido finale. Dopo un ottimo percorso, la stagione termina sulla linea della neutralità, senza alcun tipo di conseguenza o pathos.
Mini: Che la biondina si fosse invaghita di Frankie l’avevamo capito tutti sin dalla prima puntata, ma la sua cotta necessitava di più tempo prima di sfociare in una passione così plateale e fastidiosa. Decisione in parte condivisibile, l’adolescenza è spesso contrassegnata da impulsività e irrazionalità; quante volte, da ragazzi (e non solo), ci siamo improvvisamente innamorati di qualcuno?
Frankie – Mattie – Liv: La mancanza di coraggio è evidente soprattutto nel personaggio di Frankie, il quale viene spogliato completamente della sua affascinante ambiguità. Le dinamiche finali tra Matty, in questa puntata sterile, è safe e privo di audacia. Frankie lo respinge e quindi non riesce a stabilire un contatto fisico con il ragazzo. Frankie voleva solo capire come ci si sente nel ruolo della ragazza comune. Un desiderio legittimo, ma l’incontro tra i due ragazzi è fragile proprio per la sua incapacità di creare confusione nella confusione. Tutto è complicato, ma semplice nella sua esecuzione. Frankie poi è un personaggio particolarmente “dimenticato” dagli autori: da outsider stramba e reietta a angelo custode, per tornare nuovamente un freak. Il suo discorso sull’undici settembre è poco coerente proprio per il suo “In & Out”. La sensazione “vorrei, ma non posso” e fortissima. Liv è una damigella di contorno.
Nick e Alo: Macchiette, due macchiette. E’ un vero peccato: i due personaggi hanno precedentemente dimostrato di poter essere più che due guest star all’interno di Skins. Nick è l’unico a mantenere una sorta di continuità con la stagione; lo vediamo in declino e lontano dall’essere l’Alpha Boy delle origini, ma anche in questo caso si denota la mancanza di coraggio; il discorso sugli amici era veramente necessario? non sarebbe stato più efficace continuare sulla riga dell’autodistruzione e del fallimento. Cari lettori, a voi la sentenza.
Grace e Rich: L’intera puntata ruota intorno ai due ragazzi e al loro matrimonio segreto. Continua così la storyline da fiaba iniziata nel precedente episodio: due amanti, un amore impossibile e un balcone. Grace e Rich, versione Justin Bieber, decidono infatti di convolare a nozze. Una decisione infantile, ma forte e degna di Skins… se solo fosse stata portata a termine. Basta un po’ di casino genitoriale, gestito alla c***o di cane, un’altra dose di “vorrei, ma non posso” e niente matrimonio. Ulteriore occasione sprecata per un risvolto narrativo che sarebbe stato perfetto per la serie.
“Siamo un casino. Siamo dei falliti… e lo adoriamo” cantano i ragazzi alla fine della puntata. E’ possibile arrivare a una conclusione solida con dei personaggi adolescenti e incasinati? Probabilmente no, ma questo non giustifica la mancanza di audacia, marchio di fabbrica dell’intera serie. Attendiamo la sesta stagione.
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