La storia di Lanterna Verde
O, per gli amici, Green Lantern. Origini (molto) complicate e (non tanto) segrete del prossimo super-eroe DC che uscirà nelle sale il 17 giugno.
Così come per la Marvel, anche per la DC Comics vale il discorso sugli universi paralleli brevemente accennato la scorsa volta – ovvero: il continuum narrativo dell’universo editoriale gestito dalla DC è un insieme composto da un numero variabile di mondi paralleli, ognuno corrispondente o a delle versioni alternative dei personaggi di cui solitamente vengono mostrate le storie, o a dei super-eroi acquistati da altre cade editrici, oppure a delle antiche versioni, risalenti agli anni 40, degli stessi personaggi DC (il Superman degli anni 40, per fare un esempio, non è lo stesso Superman che si vede nei fumetti degli anni 60 – ai tempi, pur non essendo mai stata interrotta la pubblicazione della testata, si decise di svecchiare il personaggio facendo finta che non fossero mai accadute, o fossero accadute in maniera differente, quasi tutte le storie dei precedenti 15/20 anni – operazione ripetuta poi più volte sia con lo stesso Superman, sia con altri personaggi, in maniera a volte palese, a volte occulta).
Per quanto riguarda Lanterna Verde la premessa essenziale è che tale nome non è l’alias di un personaggio particolare, quanto un titolo che viene assegnato a chi entra a far parte delle Lanterne Verdi, un corpo di polizia interstellare il cui compito è quello di combattere il male in ogni sua forma e di mantenere l’ordine nell’universo. Tale corpo di polizia è stato istituito sul pianeta Oa (pianeta situato nel centro geografico dell’universo) dagli abitanti del pianeta, autoproclamatisi i Guardiani dell’Universo (dei nanetti blu terribilmente potenti e terribilmente stronzi, come è facile immaginare) – tutto questo per porre rimedio a un fatale errore commesso da uno scienziato di Oa, il quale, per smania di osservare direttamente la creazione dell’universo con un macchinario di distorsione spazio-temporale, ha causato la disintegrazione dell’originario, unico universo in una miriade di dimensioni parallele (le stesse che poi costituiscono l’intera realtà editoriale DC*).
In dotazione le Lanterne Verdi hanno, sorpresa!, una lanterna verde e un anello da indossare: la lanterna serve da batteria di ricarica per l’anello, il quale è uno strumento tecnologico dai poteri immensi, limitato nelle sue funzioni solo dall’immaginazione e dalla forza di volontà del possessore (e, per un lungo periodo, anche dal colore giallo) (c’è ovviamente una giustificazione narrativa anche per questo, che vi credevate?**).
Editorialmente parlando, la prima Lanterna Verde, creata da Bill Finger e Martin Nodell, è Alan Scott, un ferroviere ammeregano che, dopo aver trovato una strana lanterna verde, la usa per forgiarsi un anello dai poteri straordinari (verrà poi spiegato, con una modifica retroattiva attuata negli anni 60, che tale lanterna era stata spedita sulla Terra dai Guardiani dell’Universo, ma era stata poi data per persa e abbandonata al proprio destino). Dopo qualche anno la pubblicazione viene interrotta, per venire ripresa nel 1959 su decisione dell’editor DC Julius Schwartz, il quale assegna il compito di ripensare il personaggio a John Broome e Gil Kane. Il duo se ne esce con la storia di una Lanterna Verde, Abin Sur, che si schianta sulla Terra, e in fin di vita dona la propria lanterna e il proprio anello al terrestre Hal Jordan, un pilota di jet scavezzacollo che si ritrova improvvisamente catapultato in un universo letteralmente più grande di lui. Seguono scontri con cattivoni più o meno bizzarri, saghe spaziali varie, lotte epiche fra esseri alieni, un sostanzioso periodo di impegno sociale (negli anni 70, quando Hal Jordan va ad affiancare Green Arrow, le storie vengono fatte ruotare in maniera esplicita attorno a temi come il consumo di droga fra i giovani, il segregazionismo, il consumismo, la misoginia e altri), il doveroso giramento di boccino (in seguito alla distruzione, da parte del supercattivo di turno, della propria città natia – è in questa occasione che Jordan decide di usare il potere dell’anello per tentare di tornare indietro nel tempo e modificare il corso degli eventi – peccato che nel farlo uccida tutte le Lanterne Verdi e i Guardiani dell’Universo***), varie occasioni di rinascita e il ritorno agli antichi splendori (il ritorno in carica come personaggio principale viene gestito da Geoff Johns, autore fra i più prolifici e di successo della DC degli ultimi anni).
Forse non tutti sanno che…
-Hal Jordan ha riacceso il Sole (e c’è rimasto secco).
-Daffy Duck è stato, per un breve periodo, una Lanterna Verde.
-una volta un nemico di Kyle Rayner (che ha ricoperto il ruolo di Lanterna Verde per diversi anni al posto di Hal Jordan) gli ha fatto ritrovare la sua la fidanzata tagliata a pezzi nel frigorifero. Altro che il Joker.
-sempre parlando di fidanzate, Hal Jordan è stato per diverso tempo assieme a una aliena tredicenne (e no, non era la nipote di Mubarak).
-fra i vari esseri che fanno parte delle Lanterne Verdi ci sono: una mosca; uno scoiattolo; una formula matematica senziente (già); un pianeta intero.
-il meccanismo per ricaricare l’anello tramite la lanterna prevede la recitazione a voce alta di questo giuramento: “In brightest day, in blackest night, / No evil shall escape my sight / Let those who worship evil’s might, / Beware my power… Green Lantern’s light!”
* di differente dal multiverso Marvel, quindi, c’è che il multiverso DC ha una giustificazione narrativa interna (alla Marvel l’esistenza del multiverso è una semplice conseguenza del volere di un super-essere ultra-supremo, il cosiddetto One-Above-All, che rappresenta il reale caporedattore in carica). Fra le varie terre parallele dell’universo DC vale la pena citare Terra 2, dove abitano gli eroi della golden age (ovvero tutte le versioni originali degli anni 40 degli odierni super-eroi. Il problema qui è che, se con Green Lantern effettivamente vi fu uno stacco editoriale di alcuni anni fra la prima versione del personaggio (Alan Scott) e la sua ripresa nel 1959, altri personaggi non hanno avuto discontinuità editoriali (come con Batman e come, ne abbiamo già accennato prima, con Superman). In quest’ultimo caso si è comunque deciso di creare delle versioni più anziane dei super-eroi in questione, con risultati interessanti: in questa Terra, ad esempio, Batman ad un certo punto decide di appendere il mantello al chiodo, si sposa con Catwoman, diventa commissario di polizia e muore dando la caccia a un super criminale, lasciando una figlia che continuerà le sue gesta eroiche con lo pseudonimo di Huntress). Oppure Terra 3, una sorta di mondo alla rovescia dove i buoni sono cattivi e viceversa (e che è dominata dalla versione malvagia di Superman, conosciuto in questo universo come Ultraman). O, ancora, Terra-387, in cui tutti gli abitanti del mondo sono licantropi; Terra 1191, nella quale Batman è un vampiro; o, per finire, una Terra ancora senza numerazione nella quale il razzo che ha portato Superman da Krypton sulla Terra, invece di cadere negli Stati Uniti è caduto in un kolkhoz dell’Ucraina comunista (vi lascio immaginare i successivi sviluppi).
** giustificazione che non starò a illustrarvi (altrimenti mi tocca aprire una wiki apposita qui su Cinema Errante – al limite leggete la nota successiva). Vi basti sapere che tutti i colori visibili dello spettro (rosso, verde, giallo, arancio, blu, indaco, violetto, più il nero e il bianco) danno origine a dei rispettivi anelli del potere, e che le interazioni fra i possessori di questi anelli sono a dir poco variegate.
*** verrà poi spiegato in seguito che il giramento di boccino era stato in realtà causato da una entità maligna assopita all’interno della principale Lanterna Verde presente su Oa; entità di colore giallo (da qui l’inefficacia dell’anello contro tale colore), definita Parallax, che avrebbe poi dato origine alle Lanterne Gialle.
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Scritto da Gualtiero Bertoldi.
diciamo che se ti limiti anche solo a partire dal reboot di Geoff Johns (dal primo numero del vol.4, che è l’attuale), vai più che bene (magari aggiungendoci Green Lantern Corps). Prima, gli archi narrativi più importanti sono quelli raccolti nei volumi Emerald Dawn, Emerald Twilight e Zero Hour 🙂
Molto interessante. Leggo solo da un anno questa serie, cercando di recuperare le storie più importanti, ma devo dire che molte curiosità mi mancavano.