La storia di Howard il Papero
Howard il Papero è forse il personaggio più grottesco e assurdo dell’intero universo Marvel, un vero outsider, poco utilizzato nella continuity per via della sua natura di funny animal beffardo e parodistico, caso anomalo nell’ambito delle testate della Casa delle Idee.
Creato da Steve Gerber e Val Mayerik, Howard è apparso per la prima volta nel dicembre 1973 in una storia del mostruoso personaggio horror Man-Thing, pubblicata sul numero 19 di Adventure into Fear. È un papero antropomorfo, fisicamente non dissimile dai suoi corrispettivi della Disney, alto sessanta centimetri (novanta nella versione cinematografica), dotato di un carattere sarcastico e scorbutico, e con un grosso sigaro perennemente in bocca. Particolare non da poco: è intrappolato in un mondo dominato dagli umani – da lui spregiativamente definiti “scimmie senza peli” – lo stesso in cui vivono i supereroi marvelliani.
Il pennuto, originario della città di New Stork City sul pianeta Duckworld, fu catapultato sulla Terra per errore dal demoniaco Thog The Overmaster, che lo coinvolse in un incantesimo extradimensionale mentre stava lottando proprio con Man-Thing; si ritrovò, quindi, nelle paludi della Florida, per poi finire sbalzato a Cleveland, dove decise di trasferirsi. Durante un’avventura che vide coinvolto anche Spider-Man, Howard salvò dalla grinfie del malvagio stregone Pro-Rata, che aspirava a diventare il primo capo contabile dell’universo, la bella Beverly Switzler, modella di nudo per artisti. Il cinico ma coraggioso papero e la folle ragazza divennero così compagni inseparabili, talvolta amanti, e vissero insieme numerose avventure…
Howard fu protagonista di ben due serie regolari negli anni Settanta, per la maggioranza parodie della fantascienza e del fantasy, caratterizzate da uno stile fortemente ironico, e da un pizzico di metafinzione, ovvero la consapevolezza, da parte dei personaggi, dell’essere protagonisti di un fumetto: una scelta al limite dello sperimentalismo, che si rivelò prematura nei confronti del pubblico, decretando la chiusura della testata all’inizio degli anni Ottanta. Il papero, tuttavia, continuò ad apparire saltuariamente come guest-star nelle storie dell’amico Man-Thing, della sexy She-Hulk e anche in un paio di team-up con Spider-Man, affrontando assieme al Tessiragnatele avversari temibili come l’infoiato predicatore da strada ultra-conservatore Status Quo, o il pittoresco Circo del Crimine.
Col tempo, grazie anche all’uscita del film a lui dedicato, Howard e il destino del mondo (1986), prodotto da George Lucas e diretto da Willard Huyck, l’interesse nei confronti di questo stravagante e unico personaggio è aumentato, fino a diventare oggetto di culto da parte di quella schiera di lettori marvelliani amanti degli aspetti più trash e weird che il fumetto possa offrire. E se non lo si prende sul serio, apprezzandone lo spirito dissacrante e l’umorismo grottesco, con Howard il divertimento è assicurato.
Forse non tutti sanno che…
– Inizialmente Howard era stato disegnato privo di pantaloni, ma questi gli furono aggiunti in seguito ad una controversia legale con la Disney, che citò la Marvel per plagio a causa della somiglianza del personaggio, anche nell’abbigliamento, con Donald Duck. All’episodio si ispirò una storia di Howard, incentrata proprio sul caos generato dalla mancanza di pantaloni del papero.
– Nella sua prima apparizione in Italia, sugli albi pubblicati dall’Editoriale Corno, il nome di Howard fu tradotto come Orestolo il Papero.
– Howard è maestro di una disciplina marziale, praticata sul pianeta Duckworld, chiamata Quack-Fu.
– Howard è apparso in numerosi cameo, spesso finalizzati a offrire un sollievo comico a vicende epiche o drammatiche, nei principali crossover marvelliani degli ultimi anni: da Civil War, in cui si schiera a favore della registrazione dei superumani perché venga finalmente ufficializzata la sua esistenza, a Secret Invasion, dove appare in versione Skrull.
– Nel 2010 è stato protagonista, assieme al robot Machine Man e alla pistolera Jacali Kane, della miniserie horror Marvel Zombies 5, pubblicata in volume anche in Italia.
– Nel 2011, nell’ambito del crossover Fear Itself, ha assemblato il team Fearsome Four, composto da superumani bizzarri come Nighthawk, Frankenstein’s Monster e l’amica She-Hulk, con lo scopo di fermare Man-Thing impazzito, in una miniserie per adesso inedita in Italia.
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La scelta di recensire film poco noti o datati è stata un po’ rischiosa da un lato, ma dall’altro eravamo troppo desiderosi di rendere noti a tutti, soprattutto ai non esperti, certo cinema di cui a nostro avviso si parla troppo poco, che sia perché è vecchio o per colpa della cattiva distribuzione.
Grazie mille per il sostegno, Giusianna, buon anno e continua a seguirci! 🙂
Complimenti per le recensioni, interessanti anche per le persone non esperte in materia. Originale è la scelta dei film poco noti o datati.
Buon lavoro per l’Anno Nuovo! Giusianna